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50 migranti della nave Diciotti risultano irreperibili. La Caritas: “Non sono detenuti”

Il dato aggiornato rispetto all'iniziale numero di 40 è stato fornito dal ministero dell'Interno

Fonti del Viminale: "Si sono già dileguati 50 dei 144 immigrati maggiorenni sbarcati dalla Diciotti e affidati alla Cei o al centro di Messina"

Di Clarissa Valia
Pubblicato il 5 Set. 2018 alle 19:30 Aggiornato il 5 Set. 2018 alle 19:37

Cinquanta migranti sbarcati dalla nave Diciotti lo scorso 25 agosto, alcuni dei quali trasferiti successivamente al centro di Rocca di Papa e a quello di Messina, si sono allontanati dalle strutture di accoglienza e risultano irreperibili.

Il numero dei migranti dileguati è salito, il dato aggiornato rispetto all’iniziale numero di 40 è stato fornito dal ministero dell’Interno.

I primi migranti, tutti maggiorenni, si sarebbero allontanati già da venerdì 31 agosto. Due eritrei che dovevano essere trasferiti alla diocesi di Firenze si sarebbero dileguati il 2 settembre. Altri 19 profughi sono spariti il 3 settembre e 13 sono irreperibili da ieri. nave diciotti migranti irreperibili

Lo riferiscono le fonti del Viminale. I sottosegretari all’Interno, Stefano Candiani e Nicola Molteni, hanno dichiarato: “Si sono già dileguati 40 dei 144 immigrati maggiorenni sbarcati dalla Diciotti e affidati alla Cei o al centro di Messina”.

“Ricordiamo che, per la legge, queste persone hanno libertà di movimento e quindi non sono sottoposte alla sorveglianza dello stato. Erano così disperate che hanno preferito rinunciare a vitto e alloggio garantiti per andare chissà dove. È L’ennesima prova che chi sbarca in italia non sempre scappa dalla fame e dalla guerra, nonostante le bugie della sinistra e di chi usa gli immigrati per fare business”. nave diciotti migranti irreperibili

Don Francesco Soddu, direttore della Caritas Italiana ha precisato: “È allontanamento volontario, non fuga. Si fugge da uno stato di detenzione e non è questo il caso, nessuno vuole rimanere in Italia, si sa”.

“Queste persone davanti ad una situazione di affidamento o prima o dopo avrebbero potuto scegliere di allontanarsi volontariamente” perché il centro che li accoglie non ha il compito di trattenerli precisa il direttore Soddu.

La vicenda della nave Diciotti

La notte tra il 25 e il 26 agosto è stato completato lo sbarco dei 137 migranti ancora a bordo della nave Diciotti, che sono scesi uno dopo l’altro dalla nave della Guardia costiera, ormeggiata al porto di Catania per 5 giorni.

I migranti sono stati trasferiti in un centro di accoglienza di Messina in attesa delle destinazioni successive, in base alle disponibilità ottenute dal governo: una ventina in Albania, altrettanti in Irlanda, un centinaio preso in carico dalla Conferenza episcopale italiana, in base all’accordo con il Viminale.

Ma sul pattugliatore sono rimasti complessivamente ben dieci giorni. Dopo le rapide procedure di fotosegnalamento e prima identificazione, vengono fatti salire a bordo di tre pullman diretti a Messina. Nel pomeriggio avevano lasciato l’unita’ militare in 13 per ragioni sanitarie.

La nave Diciotti è arrivata nel porto di Catania alle 23.30 di lunedì 20 agosto 2018 con a bordo 177 migranti soccorsi al largo di Lampedusa (qui abbiamo spiegato da dove vengono). Intanto, sabato sera è emerso che Salvini è ora formalmente indagato dai pm di Agrigento (qui cosa rischia a livello penale).

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