Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
Home » News

Giorgia Meloni: “La Sea watch va affondata”

Di Laura Melissari
Pubblicato il 31 Gen. 2019 alle 21:03 Aggiornato il 11 Set. 2019 alle 01:25

Se Matteo Salvini, pur non nascondendo la sua insofferenza nei confronti della questione Sea Watch, ha mantenuto un profilo comunque istituzionale, lo stesso non si può dire di Giorgia Meloni, la leader di Fratelli d’Italia, che sulla Sea Watch ha usato parole pesanti:

“Non c’è ragione al mondo per cui una nave battente bandiera olandese debba sbarcare i suoi passeggeri in Italia. Se l’Olanda non riconosce la #SeaWatch, allora vuol dire che si tratta di una nave pirata, dunque l’equipaggio va arrestato e la nave affondata. Siete d’accordo?”, ha scritto su Twitter.

La nave della Sea Watch è arrivata al porto di Catania dopo le 10 del 31 gennaio: aveva lasciato la rada di Siracusa intorno alle 5:30 della mattina.

La partenza era prevista per la sera di mercoledì, ma un guasto al motore aveva ritardato le operazioni: il problema è stato risolto intorno alle 2. La Sea Watch 3 dovrebbe approdare a Catania intorno alle 9 della mattina.

Il governo ha deciso di dirigere l’imbarcazione nel porto catanese perché lì sono presenti “centri ministeriali per l’accoglienza di minori”. “I maggiorenni saranno immediatamente trasferiti all’hotspot di Messina”, hanno spiegato dal ministero dell’Interno.

Secondo la Ong invece l’approdo a Catania è una mera mossa politica: “Dobbiamo andare a Catania. Ciò significa che dobbiamo allontanarci da un porto sicuro, verso un porto dove c’è un procuratore noto per la sua agenda sulle Ong che salvano in mare. Se questa non è una mossa politica non sappiamo cosa sia. Speriamo per il meglio ma ci aspettiamo il peggio”.

Sulla nave ci sono 47 migranti salvati il 19 gennaio e il via libera ad approdare sulle coste italiane è arrivato soltanto nel pomeriggio del 30 gennaio, quando sei paesi europei hanno dato la loro disponibilità ad accogliere i profughi.

Leggi l'articolo originale su TPI.it
Mostra tutto
Exit mobile version