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Il presidente della Repubblica Mattarella ha firmato il decreto Genova

Il decreto Genova comprende le “disposizioni urgenti volte a velocizzare le operazioni di demolizione e ricostruzione del ponte Morandi"

Di Marta Facchini
Pubblicato il 28 Set. 2018 alle 17:42 Aggiornato il 28 Set. 2018 alle 17:54

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato il decreto Genova. Lo si è appreso da fonti del Quirinale.

Il testo aveva ricevuto la bollinatura della Ragioneria Generale dello Stato ed era stato trasmesso da Palazzo Chigi al Quirinale la mattina di giovedì 27 settembre. Il decreto legge nella forma definitiva predisposto per la firma è arrivato al presidente della Repubblica alle 14.30 di venerdì 28 settembre ed è stato firmato da Mattarella alle ore 17.

Il provvedimento contiene una serie di misure decise dal Governo per gestire l’emergenza successiva al crollo del ponte Morandi.

Il decreto Genova comprende le “disposizioni urgenti volte a velocizzare le operazioni di demolizione e ricostruzione del ponte Morandi, al sostegno dei soggetti danneggiati per il crollo, alla ripresa delle attività produttive e di impresa, nonché dirette a intraprendere ogni iniziativa necessaria al ripristino della funzionalità dei servizi pubblici e delle infrastrutture”.

Il decreto prevede l’istituzione di un contributo di sostegno per tutti i soggetti coinvolti dalle ordinanze di sgombero o che hanno subito danni materiali. La misura è quindi rivolta alla popolazione di Genova che è stata direttamente interessata dal crollo del ponte Morandi.

Per quanto riguarda le imprese danneggiate dal crollo, il decreto stabilisce che si provvederà all’istituzione di un contributo per la mitigazione dei pregiudizi sofferti. Rimarranno impregiudicati i diritti risarcitori nei confronti degli eventuali responsabili.

Inoltre, è prevista l’introduzione di misure di facilitazione fiscale per le imprese e che facilitino la ripresa dei traffici portuali. Il decreto prevede l’istituzione di una zona franca urbana e di una zona logistica semplificata per il porto e il retroporto, oltre a misure di immediata applicazione che favoriscano la viabilità e i collegamenti in entrata e in uscita dalla città. Si cercherà anche di implementare il trasporto pubblico locale.

Il decreto Geneva introduce nuove norme per il rafforzamento delle misure di prevenzione e per garantire la piena sicurezza nella mobilità e nei trasporti.

È quindi previstA l’istituzione di una Agenzia di vigilanza per la sicurezza delle strade e autostrade, accompagnata dall’ampliamento degli organici tecnici del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti addetti ai controlli di sicurezza.

Inoltre si procederà alla creazione di una banca dati sulle opere pubbliche per monitorare i parametri di sicurezza delle infrastrutture, grazie all’utilizzo di sistemi tecnologici innovativi.

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