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Agrigento, madre vende la figlia di 13 anni a 30 euro per fare sesso con gli anziani

Di Veronica Di Benedetto Montaccini
Pubblicato il 12 Mar. 2019 alle 16:23 Aggiornato il 12 Mar. 2019 alle 17:04

Una ragazzina di 13 anni è stata costretta a prostituirsi con degli anziani. Ad obbligarla a fare sesso a pagamento era sua madre.

Il giro di affari sessuale è stato scoperto dai carabinieri, che hanno trovato l’adolescente ad Agrigento insieme ad un 68enne. Capendo che non c’era nessun legame di parentela tra i due e vedendo la ragazza spaventata, le forze dell’ordine hanno seguito la macchina dell’uomo e hanno scoperto che stava per portare la sua preda in un capanno per consumare un rapporto. Sono finite in manette sei persone, tutte sospettate di aver abusato ripetutamente di quella che è poco più di una bambina.

Per arrivare ai colpevoli, sono serviti pedinamenti e intercettazioni per un lungo periodo di tempo. C’è stato anche bisogno di consulenti specializzati in violenza su minori per capire la situazione. Ma successivamente la Procura di Palermo ha emesso sei ordinanze di custodia cautelare, tra cui quella per la madre della bambina.

La minacciavano di morte se non si spogliava velocemente, i clienti erano tutti molto violenti con la ragazzina. Induzione alla prostituzione minorile, sfruttamento e favoreggiamento della stessa, nonché violenza sessuale ed atti sessuali con minorenne, aggravati: queste le accuse per gli imputati.

Secondo i carabinieri, questa indagine portata a termine “fotografa una realtà di profondo degrado e disagio sociale, dove la vittima, purtroppo, è una ragazzina che all’epoca dei fatti era appena 13 enne”, spiegano. La vittima verrà seguita da uno psicologo per superare i traumi subiti.

Le somme con cui i clienti pagavano il corpo della ragazza andavano dai 30 ai 200 euro. Qualcuno portava la 13enne nella casa di campagna, qualcuno addirittura nell’ovile. La gestione di tutto questo era nelle mani della mamma rumena della ragazza abusata, che non solo era consapevole e consensiente, ma organizzava attivamente gli incontri, preparando la figlia e ritirando poi i soldi dei clienti.

Qui abbiamo raccontato la storia di T. obbligata dal cugino a prostituirsi.

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