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Il M5s odia i giornalisti, ma spende 1,6 milioni per averli negli staff dei ministeri

Rocco Casalino con Beppe Grillo.

Il dato emerge da un calcolo fatto da Il Giornale: il più pagato è Rocco Casalino, con uno stipendio di 169mila euro

Di Redazione TPI
Pubblicato il 28 Dic. 2018 alle 09:54 Aggiornato il 28 Dic. 2018 alle 10:15

“Le uniche puttane qui sono proprio loro, questi pennivendoli che non si prostituiscono neppure per necessità, ma solo per viltà”. Parole e musica di Alessandro Di Battista, che si è rivolto così ai giornalisti lo scorso 11 novembre, dopo l’assoluzione di Virginia Raggi dall’accusa di falso in atto pubblico.

“Il peggio in questa vicenda lo hanno dato invece la stragrande maggioranza di quelli che si autodefinsicono ancora giornalisti, ma che sono solo degli infimi sciacalli”, gli aveva fatto eco Luigi Di Maio.

A stretto giro sono arrivate le liste di proscrizione, con l’elenco dei giornali “cattivi” secondo il M5s, e quella dei “giornalisti liberi” stilata sempre da Di Battista (8 in tutto, tra cui Travaglio).

Come riporta Il Giornale venerdì 28 dicembre, però, se si va dare un’occhiata a impiegati e compensi nei ministeri a guida pentastellata emerge un quadro piuttosto inaspettato.

I grillini infatti non solo hanno reclutato molti giornalisti professionisti tra le loro fila, ma li pagano anche profumatamente.

La spesa totale, che comprende solo i portavoce e gli addetti stampa con tesserino professionale, e che non include quindi social media manager ed esperti di comunicazione a vario titolo, arriva 1,6 milioni di euro.

A guidare la classifica degli stipendi, come prevedibile, c’è Rocco Casalino. L’ex concorrente del Grande Fratello e attuale portavoce del premier Conte guadagna infatti 169mila euro all’anno.

Col presidente del Consiglio lavorano anche Maria Chiara Ricciuti (130mila euro), Laura Ferrarelli e Massimo Prestia(68mila euro).

Di Maio ha nel suo staff quattro giornalisti professionisti, tutti con uno stipendio che si aggira attorno ai 100mila euro all’anno: si tratta di Sara Mangeri, Cristina Belotti, Giorgio Chiesa e Luigi Falco.

Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede si è dotato di due giornalisti professionisti, Andrea Cottone e Massimo Filipponi (125mila euro di stipendio il primo, 25mila il secondo).

Anche Sergio Costa, ministro dell’Ambiente, ha assunto due giornalisti: Stefania Divertito (100mila euro all’anno) e Gabriele Salari (63mila).

Aggiungendo tutti gli altri giornalisti impiegati nei ministeri a guida grillina, come detto, la spesa raggiunge 1,6 milioni di euro.

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