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    Ragazzi scomparsi in Burkina Faso: “Edith è viva”, ha detto il premier canadese Trudeau

    Di Laura Melissari
    Pubblicato il 19 Gen. 2019 alle 11:12 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 19:56

    Si riaccendono le speranze di ritrovare l’italiano Luca Tacchetto e la canadese Edith Blais, i due ragazzi che erano spariti a dicembre 2018 in Burkina Faso. Il premier canadese Justin Trudeau ha detto che Edith è viva. “Da quello che mi risulta, mi è sempre stato detto che si ritiene che sia viva”, ha detto il premier.

    Edith Blais e il suo compagno Luca Tacchetto sono stati visti l’ultima volta il 15 dicembre scorso, mentre si spostavano in auto tra Bobo-Dioulasso e la capitale Ouagadougou. Da allora non si hanno più tracce di loro.

    Secondo una fonte del governo canadese che ha voluto rimanere anonima i due, che lavoravano a un progetto di riforestazione con la ong Zion’Gaia, sono rimasti vittime di un sequestro o di rapina finita male. “Sono allo studio tutte le opzioni”, ha detto ai giornalisti il ministro canadese per lo sviluppo internazionale Marie-Claude Bibeau, dopo l’incontro con la famiglia Blais nella provincia del Quebec. “Stiamo facendo il possibile”.

    L’ambasciata d’Italia ad Abidjan, in Costa d’Avorio, sta seguendo con la massima attenzione il caso fin dal primo momento ed è in contatto con le autorità locali. Anche la Farnesina è intervenuta nella vicenda e mantiene informata la famiglia del giovane sulle ricerche in corso.

    Luca Tacchetto, figlio dell’ex sindaco di Vigonza, era partito da Padova in auto per raggiungere il Togo: lì aveva in programma di fornire il proprio aiuto alle popolazioni locali in un campo di lavoro.

    “Doveva essere il viaggio di una vita per lui”, ha spiegato il padre all’Agi. “L’ultima volta che l’abbiamo sentito era il 15 dicembre era arrivato in Africa, aveva passato Marocco, Mauritania, Mali e aveva percorso quasi 9mila chilometri. Anzi ci aveva raccontato che i paesi più ‘difficili’ li aveva passati”.

    I genitori hanno sporto denuncia per la scomparsa del figlio a Natale, dopo aver capito che la mancanza di notizie da parte di Luca non era dovuta ad un semplice problema di comunicazione.

    I contatti sul luogo sono stati presi con la Costa d’Avorio dato che in Burkina Faso non c’è un’ambasciata italiana.

    Nelle foto postate dalla giovane canadese sulla sua pagina Facebook e datate 15 dicembre si vedono i due abbracciati e sorridenti dopo essere arrivati all’aeroporto di Bobo-Dioulasse, la seconda città più grande del Burkina Faso, con un’auto noleggiata.

    Dopo Bobo-Doulasso dovevano dirigersi verso la capitale Ouagadougou e poi verso il Togo, ultima tappa del loro viaggio.

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