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Aborto, il consiglio regionale della Liguria ha approvato una mozione pro-vita

Di Laura Melissari
Pubblicato il 5 Feb. 2019 alle 14:53 Aggiornato il 5 Feb. 2019 alle 14:55

Il Consiglio regionale della Liguria ha approvato una mozione che impegna la giunta guidata dal governatore Giovanni Toti ad “attuare la parte a tutela della maternità della legge 194 per salvaguardare la vita”.

La mozione è passata con i 17 voti favorevoli del centro-destra. A votare contro i 6 consiglieri del Partito democratico, mentre M5s, Rete a Sinistra-LiberaMente Liguria si sono astenuti.

La mozione era stata presentata dal capogruppo di Fratelli d’Italia, Matteo Rosso. L’obiettivo obiettivo è attuare tutte le azioni riportate dalla legge 194/78″.

“La legge prevede l’istituzione dei consultori familiari per assistere le gestanti attraverso un’informazione completa e corretta sui loro diritti, sulle norme che tutelano il lavoro, attuando e proponendo interventi speciali quando la maternità crei problemi particolari”, ha detto Matteo Rosso. “I consultori dovrebbero aiutare a superare le cause che possono indurre la donna a abortire, in particolar modo se queste hanno natura economica, sociale e familiare”, ha specificato il consigliere ligure.

Il Movimento Cinque Stelle sostiene che la legge 194 “non si esaurisce nel testo deficitario della mozione, che tralascia il principio di autodeterminazione della donna e non garantisce la presenza in tutti i presidi ospedalieri del personale medico non obiettore di coscienza”. Voci critiche anche dal Pd che accusa la giunta Toti di “non voler di applicare la legge 194 in toto”.

“La mozione non richiama il principio di autodeterminazione della donna, vuol fare strumentalizzazione politica, valorizzare consultori senza dare risorse”, dice il consigliere Lunardon.

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