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    Salvini: “Nessun accordo con la Germania sui migranti”

    I ministri dell'Interno di Italia e Germania, Matteo Salvini e Horst Seehofer. Credit: AFP PHOTO/APA/BARBARA GINDL

    Il vicepremier della Lega non firmerà l'intesa finché Berlino non si impegnerà nella riforma di Dublino

    Di Enrico Mingori
    Pubblicato il 14 Set. 2018 alle 16:05 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 20:38

    Salvini non firma e smentisce Berlino. In un’intervista al quotidiano austriaco Die Press, il vicepremier della Lega ha ribadito che non è stato ancora firmato l’accordo con la Germania sui movimenti secondari dei migranti.

    “Non firmerò nessun accordo finché la Germania si fingerà sorda e non entrerà nel merito delle nostre richieste”, ha dichiarato al quotidiano di Vienna.

    “Non firmiamo accordi a pezzetti, abbiamo sempre detto alla Germania che l’accordo può solo essere parte di un’intesa più ampia, che vogliamo riformare Dublino e le regole per le navi che soccorrono migranti”.

    Secondo il ministro dell’Interno, il Governo ha gestito bene la questione migrazione durante l’estate. “Il nostro metodo funziona, da quando abbiamo bloccato la nave Diciotti non sono più arrivati barconi dalla Libia”.

    In un passaggio poi, ha riservato parole dure ai migranti che vengono soccorsi in mare. “Non sono naufraghi perché sono partiti per violare la legge”.

    A metà settembre 2018 sembrava che i governi italiano e tedesco avessero raggiunto una intesa per ritrasferire in Italia i migranti che avevano fatto richiesta di asilo in Italia e che avevano poi raggiunto la Germania.

    Lo aveva annunciato giovedì 13 settembre 2018 il ministro dell’Interno tedesco, Horst Seehofer (chi è). “Il patto con l’Italia è chiuso: mancano solo le firme”, aveva spiegato il ministro, sostenitore di una linea dura sui migranti.

    Ma già il 14 settembre, dopo un incontro informale con i ministri degli Esteri Ue, il leader della Lega aveva specificato che avrebbe firmato l’accordo solo se la Germania avesse aiutato l’Italia a cambiare le regole sull’immigrazione dell’Unione.

    Nei giorni precedenti Salvini si era detto favorevole all’accordo a patto che fosse “a saldo zero”.

    “Se c’è un accordo a saldo zero che consente all’Italia di rispettare le richieste di alcuni Paesi, in questo caso la Germania, senza avere un solo immigrato in più a nostro carico io firmo”, aveva dichiarato il ministro.

    Berlino ha già raggiunto intese analoghe con la Spagna e con la Grecia, che prevedono che la Germania può respingere migranti nei Paesi in cui precedentemente hanno già presentato una domanda d’asilo.

    Il 12 luglio, in un vertice a tre di Innsbruck, in Austria, i governi di Italia, Germania e Austria hanno raggiunto una intesa sui migranti che mira a “ridurre gli arrivi e aumentare le espulsioni”.

    Nei mesi scorsi la posizione della Germania nei confronti dei migranti e delle politiche di accoglienza ha subito importanti cambiamenti, dopo che il ministro dell’Interno Horst Seehofer aveva minacciato di far cadere il governo se la Merkel non avesse raggiunto un accordo con l’Ue per limitare i flussi diretti verso la Germania.

    A inizio luglio, il ministro dell’Interno e la cancelliera erano riusciti a trovare un punto di incontro sulla questione migranti.

    L’intesa prevede la creazione di centri di transito al confine con l’Austria dai quali sarà possibile rifiutare l’ingresso di richiedenti asilo provenienti da altri Paesi dell’Unione europea: i migranti saranno respinti verso i paesi dove sono entrati la prima volta e in cui hanno presentato richiesta d’asilo.

    Durante il vertice di Bruxelles di fine giugno, la Germania aveva infatti ottenuto che nell’intesa finale fosse inserito un punto sul contrasto ai movimenti secondari dei migranti, ossia alla possibilità per i richiedenti asilo di spostarsi da un Paese all’altro dell’Ue.

    In base a quell’accordo, i Paesi Ue si sono impegnati a promuovere politiche che mirano ad accelerare il rimpatrio di migranti che tentano di entrare in Germania.

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