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Flixbus, è italiana l’unica vittima dell’incidente a Zurigo

Di Laura Melissari
Pubblicato il 17 Dic. 2018 alle 08:45 Aggiornato il 17 Dic. 2018 alle 08:50

Nella notte tra il 15 e il 16 dicembre 2018 un pullman collegato alla società Flixbus si è schiantato contro un muro in autostrada a Zurigo, probabilmente a causa dell’asfalto innevato. Nello schianto è morta una donna, un’italiana di 37 anni, Nicoletta Nardoni (qui il suo profilo). A bordo c’erano in tutto 16 cittadini italiani.

Il bus era partito da Genova ed era diretto a Düsseldorf.

I feriti sono in tutto 44, di cui 3 gravissimi, tra cui l’autista. Due dei feriti gravi sono italiani.

Non si conosce ancora l’identità della donna.

Al momento dell’arrivo dei soccorsi molte persone erano ancora incastrate tra lamiere, secondo quanto riferisce Corriere Ticino. “C’era chi urlava, altri erano calmi, abbiamo dovuto agire con attenzione e senza fretta”, ha spiegato una portavoce.

“La nostra solidarietà va ai passeggeri interessati, ai conducenti dell’autobus e alle loro famiglie e amici”, ha dichiarato una portavoce di Flixbus.

L’incidente è avvenuto in un punto critico dell’autostrada, all’altezza di una deviazione a destra su una strada secondaria su cui si immette la A3, dopo che il progetto degli anni ’60 per il proseguimento su una tangenziale che doveva attraversare Zurigo fu abbandonato a causa delle proteste.

Non ci sono cartelli a indicare che la strada vira a destra e, per i veicoli che viaggiano sulla corsia di sinistra, c’è il rischio di finire contro il muro se il conducente non è attento. Se il muro non avesse retto, si sarebbe rischiata una strage perché il pullman sarebbe finito nel fiume Sihl, precipitando per 10 metri.

È ciò che era accaduto a un camion nel marzo 2016: il mezzo giunto a tutta velocità aveva tamponato alcune auto in fila all’altezza della deviazione e aveva sfondato il muro, finendo nel fiume. L’autista era rimasto ferito alle gambe ma era sopravvissuto

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