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Il video del 1998 in cui Beppe Grillo parlava di vaccini

È diventato virale il filmato di un vecchio spettacolo in cui il comico, oggi garante M5S, si scagliava contro l'obbligatorietà dei vaccini prevista dalle leggi italiane

Di Enrico Mingori
Pubblicato il 9 Ago. 2018 alle 15:50

Negli ultimi giorni è diventato virale sui social network il video di un vecchio spettacolo di Beppe Grillo in cui il comico genovese, oggi garante del Movimento Cinque Stelle,  parla di vaccini.

Nel filmato Grillo si scaglia contro l’obbligatorietà dei vaccini prevista dalle leggi italiane.

“L’unico paese al mondo dove esistono dieci vaccini obbligatori è l’Italia. Ti curano obbligatoriamente, sei obbligato a curarti”, dice.

Il video risale al 1998, quando il comico girava i teatri e i palazzetti con i suoi spettacoli anti-sistema.

Grillo raccontava così il principio alla base dei vaccini. “Il principio del vaccino è: prendi un bambino sano, che non ha neanche un anno, con il suo sistema immunitario perfetto, e gli inoculi un virussino piccolo, in modo che lo abitui un po’. Nel caso arriva il virus più grosso, il virussino piccolo è lì che è anni che è gira, gli fa un culo così al virussino. Se però il virus grosso non arriva, il virussino rimane lì, in circolo”.

“Oltre al virussino c’è anche un po’ di mercurio. E allora abbassano i sistemi immunitari, non abbiamo più difese di un cazzo, siam tutti raffreddati, tosse, bronchiti, i bambini tutti a letto”.

Il comico rincarava la dose, arrivando a sostenere l’inutilità dei vaccini e quasi scagliandosi contro la scienza e le sue apparecchiature.

“La difterite stava scomparendo per i cazzi suoi, la poliomielite stava scomparendo per i cazzi suoi”, dice.

“Là dove hanno fatto le vaccinazioni le malattie sono scomparse, là dove non hanno fatto le vaccinazioni le malattie sono scomparse lo stesso. Sono cicliche, e noi non abbiamo neanche un’attenuante. Nel Medioevo ci si ammalava, si moriva, non si vedeva il microbo perché non c’era il microscopio. Era Dio! Per lo meno era Dio che ti faceva ammalare, non una multinazionale del cazzo”.

Di seguito il filmato condiviso su Twitter dal giornalista Ermes Antonucci.

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