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“Vattene, porti malattie”: ragazza simbolo dell’antiviolenza aggredita in un ospedale a Ragusa

Fara, 19 anni, è sbarcata a Pozzallo il 24 novembre: è stata violentata mentre era in Libia e lì ha partorito da sola la sua bambina

Di Futura D'Aprile
Pubblicato il 28 Nov. 2018 alle 11:50

Fara, la giovane mamma eritrea di 19 anni sbarcata sabato 24 novembre 2018 a Pozzallo è stata insultata da alcune donne nell’ospedale Maria Paternò Arezzo.

“Ci porta malattie, è inammissibile che sia entrata qui”, sono stati i commenti delle pazienti dell’ospedale, riprese dalla troupe del Tg3 che era nella struttura sanitaria per intervistare Fara.

La ragazza si era recata al Maria Paternò Arezzo per visitare la figlia di poche settimane, ricoverata subito dopo lo sbarco perché in pericolo di vita, e lì è stata aggredita verbalmente da altre pazienti.

I medici sono intervenuti per cercare di riportare la calma nel reparto di neonatologia, ma sono dovuti intervenire anche i carabinieri. Alle mamme che protestavano per la presenza di Fara nell’ospedale è stato spiegato che la ragazza non aveva nessun tipo di malattia contagiosa.

La ragazza di 19 anni proveniente dall’Eritrea è sbarcata a Pozzallo il 24 novembre ed è diventata il simbolo dell’antiviolenza: Fara è stata violentata mentre era in Libia e lì ha anche partorito da sola la sua bambina.

Una volta arrivata sulle coste siciliane, i medici hanno ricoverato la neonata, che presenta miglioramenti.

“Resta un’immagine di città che non ci appartiene: Ragusa è una città tollerante e inclusiva, con una storia di emigrazione e un presente di immigrazione e di accoglienza. La vicinanza mia e di tutta la nostra comunità va alla giovane mamma eritrea vittima dell’episodio”, ha affermato il sindaco della città siciliana, Peppe Cassì, commentando la vicenda sui social.

“È un episodio che ci sorprende e ci amareggia, perché Ragusa non è questo. Sto cercando di capire meglio quello che è successo. Inviterò Fara in comune, la nostra è una città propensa all’accoglienza”, ha continuato il sindaco.

Lo sbarco a Pozzallo – Sono state completate nella notte tra sabato 24 e domenica 25 novembre le operazioni di sbarco degli oltre 200 migranti soccorsi in mare e giunti nel porto di Pozzallo, in Sicilia.

Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha accusato Malta di non aver soccorso l’imbarcazione che era stata avvistata in zona Sar maltese e ha parlato di un atteggiamento “vergognoso” da parte di La Valletta.

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