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Cosa prevede il decreto Genova varato dal governo

Credit: Getty Images
Di Futura D'Aprile
Pubblicato il 29 Set. 2018 alle 09:53 Aggiornato il 15 Nov. 2018 alle 16:35

Il 13 settembre 2018 il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al cosiddetto decreto Genova, che contiene una serie di misure decise dal Governo per gestire l’emergenza successiva al crollo del ponte Morandi.

Solo il 27 settembre il testo è stato inviato al Quirinale. A causa di problemi legati all’individuazione delle coperture finanziarie, infatti, il testo era stato trasmesso alla Ragioneria di Stato con una serie di omissis.

Solo dopo la bollinatura da parte della Ragioneria è stata possibile la trasmissione del testo al Colle.

Il decreto Genova prevede norme in favore delle famiglie e delle imprese genovesi coinvolte nel disastro, la nomina di un Commissario straordinario e misure sulla ricostruzione del ponte.

Le famiglie

Il decreto prevede l’istituzione di un contributo di sostegno per tutti i soggetti coinvolti dalle ordinanze di sgombero o che hanno subito danni materiali. La misura è quindi rivolta alla popolazione di Genova che è stata direttamente interessata dal crollo del ponte Morandi.

Le imprese

Per quanto riguarda le imprese danneggiate dal crollo, il decreto stabilisce che si provvederà all’istituzione di un contributo per la mitigazione dei pregiudizi sofferti. Rimarranno inalterati invece i diritti risarcitori nei confronti degli eventuali responsabili del crollo del ponte Morandi.

Inoltre, è prevista l’introduzione di misure di facilitazione fiscale per le imprese e che facilitino la ripresa dei traffici portuali.

Il testo prevede l’istituzione di una zona franca urbana e di una zona logistica semplificata per il porto e il retroporto, oltre a misure di immediata applicazione che favoriscano la viabilità e i collegamenti in entrata e in uscita dalla città. Si cercherà anche di implementare il trasporto pubblico locale.

Fondi per il trasporto

Il decreto prevede lo stanziamento in favore della Regione Liguria di 500mila euro per l’anno 2018 e 23 milioni di euro per il 2019 da destinare al finanziamento dei servizi di trasporto aggiuntivi

Il Commissario straordinario

Sulla base di quanto contenuto nel decreto, si procederà all’istituzione del Commissario straordinario per poter procedere in tempi rapidi alla ricostruzione delle infrastrutture danneggiate.

Il Commissario dovrà occuparsi anche dell’attuazione delle misure necessarie per superare le conseguenze degli eventi dannosi.

Secondo quanto confermato da fonti parlamentari della Lega sabato 29 settembre, il governo ha scelto Claudio Andrea Gemme come Commissario per la ricostruzione del ponte di Genova.

Gemme ha 70 anni, è genovese ed è un manager di Fincantieri. È cresciuto proprio nella zona rossa sotto il ponte Morandi, dove i suoi genitori hanno ancora una casa secondo le indiscrezioni pubblicate da Repubblica.

Sicurezza delle infrastrutture e dei trasporti

Il decreto Geneva introduce nuove norme per il rafforzamento delle misure di prevenzione e per garantire la piena sicurezza nella mobilità e nei trasporti.

È quindi previstA l’istituzione di una Agenzia di vigilanza per la sicurezza delle strade e autostrade, accompagnata dall’ampliamento degli organici tecnici del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti addetti ai controlli di sicurezza.

Inoltre si procederà alla creazione di una banca dati sulle opere pubbliche per monitorare i parametri di sicurezza delle infrastrutture, grazie all’utilizzo di sistemi tecnologici innovativi.

Ricostruzione del ponte

Nel caso in cui Autostrade non pagasse o ritardasse le spese di ricostruzione del ponte, sarà lo Stato ad anticiparle, attingendo al Fondo per il finanziamento degli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale.

Nel decreto si prevede che Autostrade debba pagare “entro renta giorni dalla richiesta del Commissario straordinario”.

“In caso di omesso versamento nel termine, il Commissario straordinario può individuare un soggetto pubblico o privato che anticipi le somme necessarie alla integrale realizzazione delle opere”.

“A garanzia dell’immediata attivazione del meccanismo di anticipazione e’ autorizzata la spesa di a 30 milioni annui dall’anno 2018 all’anno 2029”.

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