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“Venite a Napoli, vi prendo coi gommoni”, il sindaco De Magistris sfida Salvini sui migranti

Il sindaco di Napoli Luigi De Magistris e il vicepremier Matteo Salvini

L'ex magistrato ha attaccato duramente il ministro dell'Interno e il M5s durante la convention di Roma

Di Clarissa Valia
Pubblicato il 2 Dic. 2018 alle 15:24 Aggiornato il 11 Set. 2019 alle 02:36

Il sindaco di Napoli Luigi De Magistris durante la convention di Roma organizzata al teatro Italia ha lanciato la sua piattaforma Dema.

“Siamo qui per iniziare un altro viaggio. Dal basso l’alternativa è possibile. Guardiamo con paura il vento nero che spira e che soffia. Non ho mai sopportato l’idea di stare a guardare. Quando ho fatto irruzione nella campagna elettorale di Napoli la città era a terra, piena di monnezza, il napoletano camminava a testa bassa. Io ci ho creduto mettendoci corpo e anima mentre si diceva ‘tanto non cambia nulla’, ‘tanto sono tutti uguali’. Oggi a Napoli il potere forte è il popolo”.

L’ex magistrato si è scagliato anche contro il ministro dell’Interno Matteo Salvini: “Il ministro ‘dell’insicurezza’ parla di Inceneritori. Fatteli a casa tua gli inceneritori, che non capisci niente”. E tocca il tema caro al vicepremier, i migranti.

“Io faccio una proposta ai timonieri di navi: la prossima volta che avete un problema per le autorizzazioni avvicinatevi alle acque territoriali di una città povera ma dalla grande dignità. Avvicinatevi al porto di Napoli. Noi disponiamo di due gommoni come Comune, un po’ malandati ma funzionanti. Vi assicuro che ci sono pescatori democratici e tanta gente in grado di remare e venire a prendere. E mi metto io nella prima barca, voglio vedere se ci sparano addosso”, ha dichiarato De Magistris.

Ma il sindaco di Napoli se la prende anche con il Movimento 5 Stelle, e in particolare con il ministro Toninelli “che ha detto che lui i porti non li apre. Paradossalmente rispetto più Salvini perché la gente lo ha votato per quello che è”.

E aggiunge critiche al M5s: “Dicevano ‘mai con la Lega’, ma i tradimenti sulla Tav, sulla Tap, sulla Terra dei fuochi, sono tradimenti veri. Li hanno votati e con chi si ritrovano? Con il principale alleato di Berlusconi, e loro diventano sgabello politico di quel fascista e razzista che ci troviamo a fare il ministro dell’Interno del nostro Paese. Sapremo costruire un grande movimento, un’alternativa forte”.

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