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Cosa è successo oggi nel mondo

Le notizie senza giri di parole su The Post Internazionale

Di Redazione TPI
Pubblicato il 25 Nov. 2014 alle 19:42

 Isis: secondo le Nazioni Unite, l’Isis lo scorso anno avrebbe ricavato circa 30 milioni di euro attraverso i rapimenti. Secondo l’Osservatorio nazionale per i diritti umani, i jihadisti avrebbero lapidato due ragazzi accusati di essere gay.

– Sierra Leone: il personale incaricato di seppellire le vittime dell’ebola nella città di Kenema ha lasciato 15 cadaveri davanti al maggiore ospedale della città per protestare contro il mancato ricevimento del salario pattuito.

– Tunisia: il leader del partito laico Nidaa, Essebsi, ha ottenuto il 39,4 per cento dei voti e andrà al ballottaggio contro il presidente uscente Marzouki, che si è fermato al 33,4 per cento. Si andrà quindi al secondo turno, che si terrà il 28 dicembre.

– Stati Uniti: 61 arresti a St. Louis a causa dei violenti scontrii tra polizia e manifestanti, dopo che le autorità hanno annunciato che l’agente che ha ucciso Michael Brown non verrà incriminato.

– Nigeria: due donne si sono fatte esplodere in un mercato nella città di Maiduguri, provocando la morte di almeno 45 persone. Nel frattempo, i jihadisti di Boko Haram hanno conquistato la città di Damasak, al confine con il Niger.

– Siria: 23 vittime e decine di feriti causati da bombardamenti aerei effettuati dall’esercito siriano sulla città di Raqqa, in mano all’Isis.

– Honk Kong: 80 arresti durante lo sgombero delle barricate nel quartiere di Mong Kok ordinato dalle autorità questa mattina.

– Yemen: durante un’operazione delle forze speciali yemenite contro Al Qaedae sono stati liberati 8 ostaggi, 7 yemeniti e uno statunitense.

– Egitto: il crollo di un palazzo al Cairo ha provocato la morte di almeno 10 persone

– Francia: a causa delle rinnovate tensioni nell’est Ucraina,  la Francia ha fatto sapere che non consegnerà alla Russia una nave da guerra, come invece sanciva un contratto tra i due Stati.

– Burkina Faso: uno dei membri del governo di transizione che è stato nominato ieri si è dimesso. Si tratta di Adama Sagnon, ex pubblico ministero accusato dalla popolazione di non aver indagato in maniera appropriata riguardo all’omicidio del giornalista orbert Zongo nel 1998.

– Colombia: le Farc hanno liberato due ostaggi. Sono due militari di 23 e 24 anni rispettivamente, che erano stati sequestrati il 9 novembre.

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