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Conte a Washington incontra Trump: “Siamo entrambi degli outsider della politica”

Credit: Afp

Il premier cerca il sostegno degli Usa nelle politiche sul Mediterraneo e punta a ricevere rassicurazioni sul trattamento delle imprese italiane

Di Enrico Mingori
Pubblicato il 30 Lug. 2018 alle 20:00 Aggiornato il 30 Lug. 2018 alle 20:40

Lunedì 30 luglio 2018 il presidente del Consiglio italiano, Giuseppe Conte, è in visita ufficiale a Washington per incontrare il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.

Durante le foto di rito Trump ha detto che ” Conte è un  uomo che sta facendo un lavoro fantastico”, in particolar modo sull’immigrazione.

“Sono molto d’accordo con quello che state facendo sull’immigrazione legale e illegale. Anche altri paesi europei dovrebbero fare altrettanto”,  ha dichiarato Donald Trump.

Il presidente americano ha anche anticipato che si parlerà di “confini e di commercio”.

“Come sempre abbiamo un grosso deficit commerciale con l’Italia, 31 miliardi di dollari, lavoreremo su questo” con il presidente del Consiglio, Guseppe Conte.

“Per me è un grande onore essere qui”, ha invece detto il premier italiano entrando nello Studio Ovale.

Nel corso della conferenza stampa congiunta, il presidente Trump ha riconosciuto “il ruolo di leadership dell’Italia nell’Africa del Nord”.

Per quanto riguarda il patto sul nucleare con l’Iran, Trump ha detto che il governo iraniano “non dovrà avere mai l’arma nucleare”.

Il presidente americano ha rinnovato la sua approvazione per le politiche migratorie messe in piedi dal governo Conte, aggiungendo che non avrebbe problemi a “chiudere i confini degli Usa”.

Secondo Trump, lui e Conte sono entrambi degli “outsider” che si battono per creare un futuro migliore per i loro cittadini.

“Ci sono molte cose che ci accomunano”, ha detto il premier Conte. “Stiamo dimostrando che il cambiamento è possibile e stiamo mantenendo le promesse fatte ai nostri elettori”.

Il premier si è detto soddisfatto per l’intesa tra l’Europa e gli Stati Uniti sul commercio, ma anche affermato che il dialogo tra Usa e Russia è fondamentale per la sicurezza internazionale.

Conte ha poi affermato che “siamo d’accordo sulla necessità di una diversificazione delle rotte dell’energia”.

“Il Tap può dare un contributo proprio per la diversificazioni, anche se le comunità locali hanno dei dubbi sulle criticità del progetto”, ha detto il premier.

“Siamo d’accordo sulla necessità di riformare il Wto”, ha continuato il premier nel corso della conferenza stampa.

“Le regole sono vecchie da anni: non possiamo ancora considerare la Cina come un paese emergente”.

L’incontro

Sono principalmente due i temi sul tavolo nel vertice: la questione Libia e la politica sui dazi.

Sul primo punto, Conte punta a ottenere il sostegno di Trump per istituire una “cabina di regia permanente” tra Usa e Italia per il Mediterraneo.

Il premier ha annunciato nelle scorse settimane che l’Italia ospiterà in autunno una conferenza sulla Libia per favorire la stabilità nel Paese nordafricano in vista delle elezioni che si terranno il 10 dicembre.

L’obiettivo del governo di Roma è quello di assumere il ruolo di punto di riferimento in Europa per la regione mediterranea e, in questo senso, essere riconosciti dalla Casa Bianca come interlocutore privilegiato avrebbe un peso non da poco.

La questione Libia è cruciale in primis per la gestione de flussi migratori, ma anche in chiave di lotta al terrorismo.

Conte ritiene che Italia e Stati Uniti possano farsi insieme promotori e fautori della stabilizzazione del Paese.

Ma nel colloquio con Trump il premier italiano vuole affrontare anche il tema degli scambi commerciali e dei dazi.

Il premier italiano spera di ricevere dal presidente americano garanzie che gli interessi delle aziende italiane non vengano toccati, con particolare riferimento ai prodotti dell’agroalimentare.

L’Italia si è dichiarata “soddisfatta” dell’accordo raggiunto in materia fra Trump e il presidente della Commissione europea, Jean Claude Junker, e ne auspica una rapida attuazione.

Conte e Trump

La visita di Conte a Washington arriva a due mesi dall’insediamento del nuovo governo italiano: Conte considera l’invito di Trump, con questa tempistica, un importante segno di attenzione e di amicizia degli Stati Uniti nei confronti dell’Italia e della sua persona.

Il feeling tra i due è scattato il 9 giugno al G7 in Canada. “Il rapporto con Trump è stato da subito molto cordiale. Ha mostrato una grande apertura e attenzione verso questa nuova esperienza di governo”, aveva dichiarato Conte.

Recentemente il presidente americano ha elogiato il collega italiano. “Il nuovo presidente del Consiglio italiano è fantastico”, ha detto Trump. “Sembra che essere duri sull’immigrazione ora paghi”, ha aggiunto.

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