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Il Consiglio di Stato boccia il trasferimento del ministero del Turismo all’Agricoltura

Secondo i giudici "non appare congruente con l'impianto costituzionale oltre che legislativo primario"

Di Futura D'Aprile
Pubblicato il 11 Gen. 2019 alle 18:46 Aggiornato il 11 Gen. 2019 alle 18:47

Il Consiglio di Stato ha bocciato la decisione del governo Conte di trasferire le deleghe in materia di turismo al ministero dell’Agricoltura.

Analizzando il decreto che ha affidato le competenze del ministero dei Beni culturali a quello delle Politiche agricole, i giudici hanno sottolineato che “il turismo non può essere riguardato come funzione ancillare di altre funzioni statali, siano esse quelle riguardanti i beni culturali siano quelle riguardanti l’agricoltura, l’alimentazione e le foreste, ma semmai come legante di un coordinamento complesso tra tutte le forme di presentazione e di produzione del territorio italiano nella loro potenzialità di fruizione turistica”.

Secondo i giudici, “non appare congruente con l’impianto costituzionale oltre che legislativo primario, trattare il turismo come un aggregato della funzione riguardante l’agricoltura e le foreste, come sembra emergere dall’articolato”.

In altri termini, l’impianto ministeriale che ne deriva “sembra essere caratterizzato da una funzione servente del turismo a favore dello sviluppo delle attività agricole.

Inoltre, il Consiglio di Stato ha sottolineato che “dal testo emerge non tanto un’opera di coordinamento tra funzioni di amministrazione attiva nel settore agricoltura (nei limiti della competenza statale) con la funzione turistica (anche essa nei limiti della competenza statale) intesa in senso generale, quanto piuttosto una mera sommatoria di competenze (…)” senza che vi sian “una visione strategica d’insieme che vada oltre la visione settoriale propria del ministero”.

Dopo il parere espresso dal Consiglio di Stato, spetta alla presidenza del Consiglio “valutare nella sua responsabile discrezionalità l’opportunità di una rivisitazione del testo nel senso indicato, nonché l’opportunità dell’ulteriore corso del provvedimento con gli attuali contenuti”.

I ministeri del governo Conte – Il governo Lega-M5S ha creato tre nuovi ministeri: quello dei Rapporti con Il Parlamento, che in realtà già esisteva ma che ora acquista anche la “democrazia diretta”, il Ministero per la disabilità e il Ministero per gli Affari Europei. Inoltre sono stati accorpati alcuni ministeri, come quello di Turismo e Agricoltura.

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