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Come Bebe Vio ha superato la più grande prova della sua vita

La campionessa paralimpica racconta i giorni vissuti dopo l'operazione per l'amputazione di gambe e braccia

Di Lara Tomasetta
Pubblicato il 2 Ott. 2017 alle 19:49 Aggiornato il 4 Mar. 2019 alle 18:41

Quando aveva undici anni, nel 2008, la pluripremiata campionessa di scherma Bebe Vio fu colpita da una meningite fulminante. La malattia degenerò in una vasta infezione che rese necessaria l’amputazione di tutti e quattro gli arti.

Durante la trasmissione RaiChe tempo che fa” la giovane campionessa ha raccontato cosa è successo nei giorni seguenti l’importante intervento subito e del grande insegnamento ricevuto dal padre.

“Ho chiesto ai medici di uscire prima dall’ospedale perché era il mio compleanno, avevo ancora le ferite aperte sul corpo. Mio padre mi faceva le medicazioni, faceva male perché a casa non avevo più la morfina che utilizzavano in ospedale.

“Continuavo a lamentarmi gridando: Perché a me?! Perché a me?! E volevo suicidarmi”, racconta la campionessa di scherma paralimpica.

“Certo a 11 anni neanche capivo il significato di quel gesto, continuavo solo a dire ‘Adesso basta mi butto giù dal letto’. Ammetto di avere un letto americano, quindi è molto alto, ma ovviamente non abbastanza. Faccio per buttarmi giù, lui non ci credeva, mi prende al volo e mi rilancia su e poi mi fa: ‘ma veramente? E come avresti intenzione di suicidarti?’”.

“Bebe scusami, fa mio padre, ‘buttandoti giù dal letto non ti suicidi ma ti fai ancora più male e poi vieni a me a rompere le palle. Se vuoi me lo dici, siamo al secondo piano e ti porto alla finestra. Se ti butti da lì è sicuro’.

Bebe Vio continua così il suo racconto: “Sono rimasta di sasso, hai 11 anni, vuoi suicidarti e tuo papà dice ‘il letto non funziona se vuoi ti porto alla finestra’, è una cosa che non ci si aspetta”.

“E poi mi sorprende con quello che è diventato il mio motto per sempre, ‘Bebe non romper le balle, stai zitta che la vita è una figata’. Quella frase detta così mi costrinse a riflettere. Da quel momento pensai che la parte dura era finita e che il resto era ormai relativamente in discesa. È stato grazie a quelle parole che ci siamo illuminati e in famiglia abbiamo cominciato a pensarla così”.

La stella della scherma azzurra a Rio 2016 è un personaggio che ormai va oltre i confini dello sport.

“La mia vita è una figata, sono fortunata”, ribadisce a ogni occasione la campionessa paralimpica.

Dal minuto 3.22 del video l’intervento di Bebe Vio:

Qui la prima parte dell’intervista rilasciata da Bebe Vio.

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