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    Raccolto l’appello per Antonio Megalizzi: “luminari” di Neurochirurgia in arrivo da Torino

    Antonio Megalizzi

    Gli specialisti hanno risposto presente alla richiesta d'aiuto per salvare il giovane giornalista

    Di Veronica Di Benedetto Montaccini
    Pubblicato il 14 Dic. 2018 alle 13:00 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 23:49

    Raccolto l’appello per Antonio Megalizzi. Gli specialisti delle strutture di Neurochirurgia dell’ospedale Molinette, diretta dal professor Diego Garbossa, e di Rianimazione dell’ospedale CTO, diretta dal dottor Maurizio Berardino, dell’Azienda ospedaliera universitaria “Città della Salute” di Torino sono in arrivo a Strasburgo.

    I “luminari” – a loro era rivolto l’appello della famiglia – forniranno una consulenza per la valutazione del quadro clinico di Antonio Megalizzi, il giovane giornalista radiofonico colpito nell’attentato di martedì scorso ed attualmente ricoverato all’ospedale di Strasburgo.

    L’assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Antonio Saitta, ha formalizzato con una breve nota al ministro della Salute, Giulia Grillo la disponibilità dei professionisti della Città della Salute ad intervenire, come richiesto dalla famiglia del giovane attraverso il console generale Adolfo Barattolo.

    “L’attentato di Strasburgo” afferma Saitta “ha colpito la coscienza di tutti e per questo ho ritenuto doveroso attivarmi immediatamente”.

    L’appello della famiglia per salvare Antonio Megalizzi

    Sembrano ormai irreversibili le condizioni di Antonio Megalizzi. Decisive le prossime 48 ore per valutare qualche possibile soluzione, ma resta una lotta contro il tempo. Il padre della sua fidanzata, Danilo Moresco, ha voluto lanciare un appello affinché si possa dare una speranza di sopravvivenza al 29enne. “Stiamo cercando un luminare, che possa andare a Strasburgo e salvarlo. Ce la metterò tutta: ci vorrebbe una equipe di specialisti che possa andare a valutarlo. Dobbiamo trovare persone qualificate. È normale che sentirò anche la famiglia per capire ciò che pensano”.

    Il coma farmacologico – Secondo quanto dichiarato da Moresco, le prossime 48 ore saranno quelle decisive per comprendere il reale stato del giornalista. A quel punto i familiari decideranno se staccare o meno i macchinari. “Antonio è in coma farmacologico. Non è cambiato nulla nelle ultime ore. Confermo che Antonio è stato colpito alla testa da un proiettile ma non sono riuscito a capire bene dove, perché è bendato e ha solo il viso scoperto” spiega il padre della fidanzata all’agenzia Adnkronos.

    La risposta all’appello del Dott. Cenzato – “Sono pronto, già sabato, a volare a Strasburgo per un consulto con i colleghi francesi per valutare la situazione clinica di Antonio Megalizzi”: all’appello dei familiari di Antonio ha già risposto il Dott. Marco Cenzato, presidente della Società italiana di Neurochirurgia e primario dell’ospedale Niguarda di Milano.

     

     

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