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Tra le vittime del torrente nel parco del Pollino vi è anche uno dei volontari di Rigopiano

Antonio De Rasis, la guida che accompagnava i turisti travolti dal torrente in piena sul Pollino

Antonio De Rasis, che aveva 32 anni era di Cerchiara di Calabria, un paese in provincia di Cosenza. Da volontario della protezione civile era intervenuto per prestare i soccorsi dopo la valanga di Rigopiano

Di Laura Melissari
Pubblicato il 21 Ago. 2018 alle 16:30 Aggiornato il 21 Ago. 2018 alle 16:34

Sono 10 le vittime travolte dal torrente Raganello a Civita Castrovillari, nel parco del Pollino in Calabria.

Tra loro c’è anche Antonio De Rasis, la guida che accompagnava il gruppo di turisti. È stata una delle prime vittime identificate. L’uomo, volontario della protezione civile, era stato uno dei volontari intervenuti dopo la tragedia di Rigopiano.

Antonio De Rasis, che aveva 32 anni era di Cerchiara di Calabria, un paese in provincia di Cosenza.

Il suo zaino è stato trovato a diversi chilometri di distanza. “Sicuramente con la sua alta esperienza, nel contesto di questo dramma improvviso, avrà prestato e tentato di dare il massimo soccorso ai componenti del gruppo”, ha detto il sindaco di Cerchiara Antonio Carlomagno.

La vicenda

È fermo a 10 bilancio delle vittime accertate della tragedia, secondo quanto confermato dalla Protezione civile calabrese. Nella notte è morto un uomo che era stato trasportato in gravi condizioni nell’ospedale di Cosenza.

Tra le vittime anche una ragazzina di 14 anni.

È iniziata la fase del riconoscimento dei cadaveri, che sono stati portati nella palestra della scuola del paese. Le ricerche, continuate anche nella notte alla luce delle fotoelettriche dei Vigili del fuoco, proseguiranno anche oggi, martedì 21 agosto, per tentare di trovare le cinque persone che risultano ancora disperse.

Nella giornata di lunedì 20 agosto, nelle prime fasi del soccorso rese difficoltose dalle condizioni meteorologiche, le vittime si erano fermate a otto.

“Al momento risultano 8 morti e proprio ora è in corso il recupero di un altro corpo che dovrebbe essere il nono. Ci sono ancora dei dispersi, sulla montagna erano presenti anche degli alpini e alcuni escursionisti: i feriti sono 23, i Vigili del Fuoco ne hanno recuperati 7, mentre altri 7 sono stati recuperati delle squadre sas. Le operazioni sono ancora in corso”, aveva detto a TPI una fonte dei Vigili del Fuoco di Cosenza impegnati nelle operazioni di soccorso degli escursionisti travolti dall’ingrossamento del torrente Raganello, nel parco del Pollino, a Civita, in Calabria.

Gli escursionisti si erano avventurati lungo il corso del torrente Raganello, che si è ingrossato a causa delle forti piogge.

Il premier Giuseppe Conte sta seguendo da vicino la vicenda ed è in contatto con il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Angelo Borrelli.

Sul posto sono intervenuti Vigili del Fuoco, Carabinieri forestali, Corpo nazionale del Soccorso alpino e personale del 118, oltre a rappresentanti delle strutture di protezione civile locali.

“Ci sono cinque squadre e anche i sommozzatori perché il fiume era in piena. Le forti piogge di questi giorni hanno fatto sì che si verificasse questo ingrossamento del fiume”, spiegano.

“Sul posto stanno cercando di risalire al numero dei dispersi. 23 persone sono state recuperate tra cui alcuni bambini. Le operazioni sono molto complicate, il fiume è in piena e parliamo di un torrente di una certa grandezza. Tra le vittime risultano anche delle persone in canoa, i cui corpi, infatti, sono stati trovati a 3 chilometri a valle dall’invasione dell’acqua”.

Per quanto concerne la dinamica dell’accaduto, ancora difficile da comprendere, ci spiegano: “Probabilmente alcune persone facevano trekking lungo le sponde del fiume, tra loro anche alpinisti”.

“Il Pollino è una montagna insidiosa, le ricerche proseguiranno tutta la notte. Le persone sono state sorprese dalla pioggia, non si aspettavano il peggioramento del meteo”, ci raccontano. “Da luglio qui in Calabria assistiamo a precipitazioni molto copiose e in un quarto d’ora cade tutta l’acqua che dovrebbe cadere in un mese. Abbiamo avuto danni anche a Cosenza centro. Queste piogge improvvise creano situazioni pericolose, il territorio non è abituato”.

Sono in corso le operazioni di recupero degli altri escursionisti. La paura è che l’ondata di piena possa avere travolto altre persone che si trovavano nell’area.

Gli escursionisti erano rimasti bloccati a causa delle forti piogge. Il gruppo era composto da almeno 17 persone che stavano vistando l’area fatta di gole e canyon del Parco Nazionale del Pollino.

“Esprimiamo il cordoglio del Conapo di Cosenza per le vittime”, concludono.

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