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Proteste rom, Antonini (CasaPound) a Casal Bruciato: “Non siamo razzisti, ma se si fosse trattato di filippini non sarebbe successo niente”

Mauro Antonini. Credit: ANSA/ANGELO CARCONI
Di Giulia Angeletti
Pubblicato il 10 Apr. 2019 alle 10:25 Aggiornato il 10 Apr. 2019 alle 10:54

Sono giorni di proteste ed episodi di intolleranza nei confronti della comunità rom. Dopo Torre Maura, anche a Casal Bruciato, quartiere nello stesso quadrante di Roma, ha visto i suoi residenti protestare a seguito dell’assegnazione di una casa popolare a una famiglia di etnia rom.

E come per quanto è riguardato Torre Maura, anche questa volta a dare supporto alla rabbia dei residenti sono arrivati gruppo di estrema destra come CasaPound e Forza Nuova.

In questo contesto alcuni militanti del movimento della tartaruga frecciata, insieme ad un gruppo di abitanti del quartiere di Casal Bruciato, si sono raggruppati sotto un palazzo per ascoltare un comizio di Mauro Antonini, il leader romano del movimento neofascista.

“Non accettiamo accuse di razzismo”, ha scandito Antonini mentre continua la difesa di Noemi, la ragazza di 20 anni che aveva illegittimamente occupato l’appartamento destinato alla famiglia rom. L’ex candidato alla Regione Lazio ha però poi aggiunto:”Sono sicuro che se oggi qui fosse entrata una famiglia di filippini non sarebbe successo tutto questo, perché si integrano. Ci sono comunità che vogliono contribuire alla nazione, altre come i rom che non si integrano nemmeno dopo generazioni. E non si integreranno mettendoli nelle case popolari”.

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Proprio queste abitazioni, ha poi proseguito Antonini, “dovrebbero toccare prima agli italiani e non a questa minoranza rom”. “Di sicuro non siamo noi a dire che non sono italiani, ci sono quelli che continuano a preservare le loro tradizioni e poi gli altri, la maggioranza, che vivono a nostre spese delinquendo in tutti i modi”, ha infine spiegato l’esponente del movimento di Via Napoleone III.

A Casal Bruciato, per altro, c’era anche Luca Marsella, consigliere di CasaPound Ostia: “Per noi prima gli italiani è una posizione chiara. Procederò con un esposto ai Carabinieri per poter avere visione delle graduatorie delle case popolari di cui ho fatto richiesta da mesi”.

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