Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Esteri
  • Home » News

    Alfano ha incontrato il presidente dell’Alto Consiglio di Stato della Libia

    Credit: Farnesina/Twitter

    L’Italia preme per trovare una soluzione alla crisi libica, ma anche per il ritorno in Libia delle organizzazioni umanitarie

    Di Anna Ditta
    Pubblicato il 6 Ott. 2017 alle 00:01 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 09:20

    Il 6 ottobre, il ministro degli Esteri Angelino Alfano ha incontrato alla Farnesina Abdulrahmann Swehli, presidente dell’Alto Consiglio di Stato della Libia, legato al governo di Serraj.

    Alfano aveva già incontrato Swehli durante la sua missione a Tripoli, a fine settembre.

    “Crediamo molto nel dialogo politico sulla Libia che si sta svolgendo in Tunisia, e sosteniamo il lavoro dell’inviato delle Nazioni Unite Ghassam Salamé” ha detto il ministro Alfano nella conferenza stampa a margine dell’incontro.

    Nel vertice alla Farnesina si è trattato soprattutto il tema dell’accordo di Skhirat, firmato dalle varie fazioni libiche a dicembre 2015 in Marocco per promuovere la pace nel paese nordafricano. Proprio l’evoluzione e l’emendamento di questo accordo è considerata un punto fondamentale per il ministro degli Esteri e la comunità internazionale.

    “Pensiamo che sia l’unica strada possibile per stabilizzare la Libia”, ha detto Alfano. Il ministro ha insistito perché siano infatti “i libici a decidere del destino della Libia”.

    A margine del vertice, Alfano ha auspicato che lo sforzo diplomatico delle Nazioni Unite porti a indire libere elezioni nel paese, che possano restituire un governo unico e legittimo agli occhi sia della comunità internazionale che del popolo libico.

    Il vertice ha trattato poi anche le condizioni dei migranti trattenuti nei centri di identificazione libici. “Abbiamo sottolineato il nostro livello altissimo di attenzione ai diritti umani nei centri dove vengono trattenuti i migranti in Libia”, ha detto poi Alfano.

    Il ministro ha confermato “la disponibilità italiana a partecipare con proprie Ong”, per le quali sono già stati stanziati sei milioni di euro “per un intervento di affiancamento umanitario all’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati e all’Organizzazione internazionale per le migrazioni”.

    “Siamo grati ai nostri amici italiani che hanno svolto un ruolo importante nel riunire i vari contendenti”, ha detto Abdulrahmann Swehli.  “Chiediamo all’Italia che continui i suoi sforzi per uscire dall’impasse e ridurre le sofferenze del popolo libico”.

    “L’Italia ha un ruolo fondamentale nella comunità internazionale per mettere fine alle ingerenze negative che hanno contribuito non poco al deteriorarsi della situazione”, ha concluso il presidente dell’Alto Consiglio di Stato della Libia.

    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version