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“Chi veramente offende la dignità delle donne?”: la risposta al manifesto leghista è virale

Di Veronica Di Benedetto Montaccini
Pubblicato il 6 Mar. 2019 alle 23:04 Aggiornato il 6 Mar. 2019 alle 23:16
8 marzo, un volantino risponde a quello della Lega: “Chi, veramente,  offende la dignità delle donne?”. 

La Festa della Donna si avvicina e i commenti e le iniziative sessiste spuntano come i funghi. Dopo la scelta infelice di Trenitalia di regalare nel vagone-bar una caramella al limone che potesse ricordare la mimosa, anche il cartellone leghista contro “l’autodeterminazione della donna” è stato molto criticato sui social.

 

Proprio per questo, Futura, l’associazione vicina a Laura Boldrini, reagisce con ironia all’accaduto e sui social rilancia con un volantino alternativo. Scrivendo: “Avevano sbagliato in tipografia, questo è il vero volantino sulle donne fatto dalla Lega di Crotone”.

Ecco chi, secondo il contro-manifesto, calpesta la dignità della donna:

Chi, come il nostro segretario, porta sul palco di un comizio una bambola gonfiabile con la faccia della allora Presidente della Camera Laura Boldrini.

Chi, come il nostro consigliere comunale di Bolzano, invita gli amici in discoteca perché “c’è un dj da stuprare”.

Chi, come noi, si indigna se una donna viene assassinata o violentato solo se il colore della pelle del carnefice non è bianca, mentre per il 90 per cento delle violenze, compiute da partner italianissimi, nessuna parola.

Chi, come il nostro sindaco di Amelia, invita Emma Marrone ad “aprire le cosce” e vendersi.

Chi, come il sindaco di Pontivrea, Camiciottoli, augura a Laura Boldrini di essere stuprata per farle tornare il sorriso.

Chi, come il senatore Pillon, scrive un disegno di legge che costringe di fatto le donne a non divorziare anche se subiscono violenza.

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