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Coronavirus, Altido: “Pronti a ripartire grazie a strutture ricettive alternative”

Davide Ravalli, cofounder di Altido

La nuova struttura di Milano, dopo il crollo della prima settimana, si sta già risollevando, nonostante l'emergenza sanitaria

Di TPI
Pubblicato il 7 Mar. 2020 alle 18:19 Aggiornato il 9 Mar. 2020 alle 13:54

Coronavirus, Altido: “Pronti a ripartire grazie a strutture ricettive alternative”

Rilanciare l’economia italiana è oggi la parola d’ordine. In attesa del nuovo piano di riforme del governo per ritornare a crescere, l’Italia deve ripartire subito, unendo alle dovute misure precauzionali e di contenimento del contagio, un’inversione di tendenza della comunicazione. È fondamentale mostrare l’Italia come una nazione forte, all’avanguardia e sicura che ha fatto del turismo e dell’ospitalità, il DNA della propria immagine nel mondo, pronta a ripartire anche grazie alla presenza, su tutto il territorio, di strutture ricettive smart e tecnologicamente innovative che permettono soluzioni alternative di ospitalità capaci di coniugare la privacy e la riservatezza di un appartamento con le facilities divun albergo d’alta gamma.

Questo è l’appello di Altido, società specializzata nell’hospitality alternativa con oltre 1.800 strutture gestite in Europa, che insieme ai leader dell’extra-alberghiero (Sweetguest, Italianway, Wonderful Italy), mira a rilanciare l’offerta turistica invitando le autorità a intervenire per sostenere un comparto che nelle sue diverse forme di business model, create nel corso degli ultimi anni, genera solo in Italia secondo le ultime stime, un giro d’affari diretto e indotto, di oltre 3 miliardi di euro.

«La diffusione del Coronavirus in Italia rappresenta una delle più grandi sfide che il nostro paese si sia ritrovato ad affrontare negli ultimi anni – afferma Davide Ravalli, Head of M&A e Co-Founder di Altido. Noi come Altido siamo pronti a far fronte a questa sfida con grande positività, non solo intensificando lo sforzo di tutti i nostri dipartimenti interni per garantire un’accoglienza di eccellenza per i nostri ospiti, italiani e stranieri. Oggi, ancora più di prima – continua Ravalli – dobbiamo essere uniti e proattivi per riconquistare l’orgoglio italiano e dimostrare al mondo intero di essere un paese all’avanguardia, fondato su basi solide e in grado di risollevarsi velocemente.»

Un primo segnale incoraggiante di ripresa arriva proprio dai recenti dati diffusi da Altido che ha registrato, nel periodo 29/02-04/03 nelle strutture in gestione in Italia, un lieve incremento (+10%), sia nel numero di nuove prenotazioni, sia nella diminuzione del tasso di cancellazione, rispetto alle settimane precedenti.

A Milano, in particolare, dove Altido ha inaugurato solo pochi mesi fa, Altido Galleria, il primo smart boutique aparthotel in centro con vista privilegiata sulla Galleria Vittorio Emanuele a due passi dal Duomo, dopo un crollo delle presenze nella prima settimana di emergenza, il tasso di occupazione della struttura è ritornato al 68%, dal 55% della settimana scorsa. Una segnale importante, in un periodo di generale negatività per il diffondersi dell’epidemia, che possa far auspicare a una ripresa del sistema ripartendo dal turismo nazionale.

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