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Zalando pubblica una pubblicità con modelle curvy e il post viene invaso da insulti

Il post sulla pagina Facebook di Zalando

Il colosso dell'e-commerce si è visto costretto a intervenire, cancellando commenti particolarmente cattivi

Di Cristiana Mastronicola
Pubblicato il 17 Gen. 2019 alle 13:14 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 08:58

Sul web, si sa, gli hater sono sempre dietro l’angolo. E così anche una pubblicità che promuove donne “curvy” diventa occasione per riversare odio e cattiveria online. In questi giorni, infatti, la società di e-commerce Zalando pubblica sugli account social alcuni modelli di intimo indossati da una modella curvy.

In pochissimo tempo, sotto al post, ai commenti di apprezzamento (per i capi di abbigliamento e per l’iniziativa) si alternano sempre più numerosi quelli mirati a denigrare la modella. “Ciccione” e “fate schifo” sono le frasi che ricorrono più spesso. Qualche utente si spinge anche a commenti più elaborati, in cui la cattiveria sembra essere ancora più evidente: “Ma quanta ipocrisia. Io non vorrei essere mai così”, si legge.

“Vorrei dire a tutti gli uomini che hanno commentato con no, bleah, prosciutti, che la vita di noi donne non ruota intorno alla loro approvazione sul nostro corpo”, scrive una ragazza. “È sovrappeso e di certo vorrebbe avere un fisico snello. Chi ti dice di no sta mentendo. A prescindere da ciò in queste condizioni se vive a lungo vive male psicologicamente e soprattutto fisicamente”, scrive un altro utente.

Il post sulla pagina Facebook di Zalando

La situazione degenera e sono tante le donne che intervengono in difesa delle forme “morbide”. Anche la società decide di dire la sua, in modo da mettere a tacere la valanga di cattiverie riversate sotto al post e, in generale, nei confronti delle donne formose.

“Da Zalando ci piace rappresentare e RISPETTARE la bellezza autentica e la diversità delle persone. Allo stesso modo, rispettiamo opinioni e gusti diversi dai nostri e il diritto di esprimerli. Tuttavia, non accettiamo che la nostra pagina diventi un luogo per diffondere messaggi di odio, offesa o disprezzo: per questo motivo, siamo stati costretti ad oscurare alcuni commenti”, commenta il colosso dell’e-commerce.

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