Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
Home » Gossip

Sesso alla Camera, Il Tempo: “Erano sul lavandino e uno dei due deputati ha famiglia”

Il direttore Franco Bechis, tra i primi a riportare la notizia, ha rilasciato un'intervista radiofonica in cui racconta nuovi dettagli sulla vicenda

Di Clarissa Valia
Pubblicato il 11 Dic. 2018 alle 19:00 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 11:50

Sesso alla Camera dei Deputati Il giornale Il Tempo è stato tra i primi a riportare la notizia dei due parlamentari sorpresi in un bagno di Montecitorio a fare sesso, nei primi di dicembre 2018. E ora è proprio il direttore della testata Franco Bechis a svelare in un’intervista al programma di Rai Radio1 “Un Giorno da Pecora” nuovi dettagli sull’identità dei due deputati e sulla vicenda.

Quello che già si sa è che si tratta di due deputati, uno della Lega e l’altra del Movimento 5 Stelle. Sempre secondo il quotidiano Il Tempo, il capogruppo pentastellato Francesco D’Uva avrebbe “inviato un sms ai suoi dai toni imperiosi, vietando a chiunque di parlare con i giornalisti della vicenda”.

Chi ha deciso di svelare qualche particolare sul caso è stato un deputato leghista. “Sono venuti in tanti a chiedermi: sei tu? E qualche problema questi sospetti me lo stanno creando perché ho una fidanzata nel collegio dove sono stato eletto”, ha confessato. “Poi non nego che da quando sono qui qualche occasione è capitata, e può essere che non mi sia tirato indietro. Però, un po’ di sale in zucca ce l’ho: mica qui dentro è capitato, fuori”.

Secondo le indiscrezioni i due parlamentari sorpresi in atti poco consoni al luogo in cui si trovavano sono stati filmati di nascosto con un cellulare.

Nell’intervista dell’11 dicembre 2018 il direttore Franco Bechis ha raccontato alcuni particolari in più: “Lui è della Lega e lei dei 5S, sono stati così travolti da questa passione che non hanno controllato che il bagno fosse sgombro. E, in quel momento, nel bagno, c’era un loro collega”.

Alla domanda sull’identità del ‘testimone oculare’ il giornalista Franco Bechis ha risposto: “È un uomo della loro parte politica. Lui, uscendo dalla toilette, ha visto tutta la scena”.

“I due deputati sorpresi a fare sesso erano nell’antibagno, sul lavandino diciamo: non si sono trattenuti”.

Sul presunto video Bechis dice: “Ne ho sentito parlare ma io non l’ho visto”.

“A me hanno detto che uno dei due ha famiglia, è molto preoccupato anche perché avrebbe un figlio non troppo grande”.

Il conduttore radiofonico ha chiesto al direttore de Il Tempo se ha avuto modo di parlare direttamente con i due parlamentari coinvolti. “Ho parlato con entrambi. L’uomo aveva un certo timore e tremore, ha negato, svicolando, di essere lui, ma arrossendo e con un visibile imbarazzo”.

Chi sono i deputati sorpresi a fare sesso nella toilette di Montecitorio

“Due bei ragazzi, mori e alti – è il profilo delineato dalla testata sulla base di alcune testimonianze – entrambi travolti da un’insolita passione, tanto da non potere tergiversare rifugiandosi in un bagno del quarto piano, dove il rischio è altissimo perché c’è il continuo viavai delle commissioni”.

Secondo Il Tempo, poi, diversi parlamentari del Partito democratico avrebbero risposto così a chi desiderava sapere ulteriori dettagli: “Chiedete ad Alessia Morani, lei sa ogni particolare”.

È partito, allora, il toto-nomi sui due deputati che hanno messo in imbarazzo sia la Lega che il Movimento 5 Stelle. E a proposito di quest’ultimo, uno dei rappresentati alla Camera, Emilio Carelli, avrebbe detto: “Sono sempre l’ ultimo ad accorgermi di queste cose. Sto ore in commissione a lavorare e non vedo e non sento nulla anche se avviene a pochi metri da me”.

Secondo un deputato leghista, invece, l’onorevole che è stato scoperto sarebbe diventato alquanto schivo da quando l’episodio è sulla bocca di tutti. “In effetti ho notato che l’indiziato da giorni è nervoso, intrattabile. Non si ferma alle riunioni, parla sempre freneticamente al telefonino con qualcuno, e preferisce stare solo come prima non accadeva”.

Leggi l'articolo originale su TPI.it
Exit mobile version