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Sarco, la macchina “fai da te” per suicidarsi che costa mille euro

Sarco, la macchina della morte per l'eutanasia.

La macchina della morte inventata dal Dr. Philip Nitschke si può costruire in casa con una stampante 3D

Di Clarissa Valia
Pubblicato il 7 Giu. 2018 alle 13:06 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 18:54

“Sarco”, abbreviazione di sarcofago, è il nome scelto per la macchina della morte che si può costruire in casa con una stampante 3D, e con cui è possibile suicidarsi.

Non si tratta di fantascienza, ma di pura realtà: gli inventori di questo dispositivo sono il medico australiano, nonché attivista in materia di eutanasi, Philip Nitschke, che è stato soprannominato “Dr. morte “, e l’ingegnere olandese Alexander Bannink.

La macchina a favore dell’eutanasia con stampa 3D che aiuterà gli utenti a uccidersi è stata presentata per la prima volta lo scorso aprile in una fiera funeraria ad Amsterdam, nei Paesi Bassi.

Nel 1997 Nitschke ha fondato l’organizzazione no-profit Exit-end-life, con la quale si batte per l’eutanasia da oltre vent’anni.

In Olanda il suicidio assistito è diventato legale nel 2001, ma già alcuni anni prima il “Dr. Morte” aveva somministrato un’iniezione letale a uno dei suo pazienti.

Nitschke ha pubblicato anche il libro The Peaceful Pill, disponibile online, dove si possono trovare indicazioni precise per usare droghe e veleno per suicidarsi.

Come funziona la macchina della morte “Sarco”

“Sarco” provoca la morte per ipossi, la condizione di carenza dell’ossigeno a livello dei tessuti dell’organismo, ed è progettato per essere portatile.

I potenziali utenti compilano un test online per valutare la loro idoneità mentale.

Se lo passano, ricevono un codice di accesso a un dispositivo Sarco che funziona per 24 ore.

Dopo l’immissione del codice e un’ulteriore conferma, l’azoto liquido nel generatore viene rilasciato, riducendo rapidamente il livello di ossigeno nella capsula.

Entro un minuto, l’utente perde conoscenza; la morte arriva poco dopo.

La morte con questo dispositivo è indolore. Non c’è sensazione di soffocamento o “fame d’aria”,  l’utente respira facilmente anche in un ambiente con poco ossigeno. La sensazione è di benessere.

Sacro è portatile perché può essere trasportato ovunque si scelga di morire: “Di fronte alle Montagne Rocciose? Davanti alle onde dell’Oceano Pacifico che si infrangono? Dove muori è certamente un fattore importante”, ha dichiarato il Dottor Morte.

È composto anche da una bara rimovibile incorporata.

Il prezzo di “Sarco” è di mille euro e si costruisce in casa.

I suoi inventori sostengono che entro l’anno sarà realizzata una versione completamente funzionante, e che i progetti saranno resi open source nonché pubblicati online per renderli accessibili con la possibilità di scaricarli.

“L’obiettivo è renderlo disponibile a tutti. Il limite sarà soltanto la disponibilità delle nuove stampanti 3D” ha dichiarato il Dr.Morte alla rivista australiana The Weekend.

 

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