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Un ristorante tedesco ha vietato i bambini per poter mangiare in pace

Il ristorante Oma’s Küche di Binz, in Germania. Credits: Oma’s Küche

Al ristorante Oma’s Küche di Binz, sulla costa tedesca che dà sul Mar Baltico, dopo le 5 del pomeriggio i bambini sotto i 14 anni non possono entrare

Di Viola Stefanello
Pubblicato il 9 Set. 2018 alle 08:56 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 14:15

Il ristorante Oma’s Küche del villaggio di Binz, sull’isola tedesca di Rügen che dà sul Mar Baltico, ha una regola interna che l’ha reso molto popolare: dopo le 5 del pomeriggio, i bambini sotto i 14 anni non possono mangiare nel locale.

“Gli ospiti si lamentavano che volevano passare una bella serata, con una cena e una bottiglia di vino, e che ogni volta i bambini rovinavano i loro piani”, ha raccontato a Quartz il proprietario di Oma’s Küche (“La cucina della nonna”) Rudolf Markl. “Lanciavano il cibo, giocavano per tutto il locale, gridavano forte, si nascondevano sotto ai tavoli. E gli altri ospiti hanno perso la pazienza”.

Markl gestisce il ristorante da 11 anni e dice di aver notato che il comportamento dei bambini è peggiorato di anno in anno. La colpa, però, la dà ai genitori, che secondo lui non si interessano del comportamento dei loro figli al ristorante e si arrabbiano quando qualcuno chiedere loro di controllare i loro bambini.

“Non c’è niente di discriminatorio”, ha aggiunto il proprietario: “È un ristorante, non un parco giochi”.

Il divieto è arrivato dopo che un bambino ha rovinato l’arredamento del ristorante, distruggendo una cornice antica. Ma anche prima di questo fatto, diversi bambini si erano resi responsabili di macchie, tovaglie rovinate e bevande spante a terra: “Siamo arrivati semplicemente al punto in cui ci siamo detti che non potevamo più andare avanti così”, spiega Markl.

Ora, il proprietario dice che il divieto non è costato loro un danno d’immagine, anzi: la maggior parte dei commenti sul profilo Facebook del ristorante sono molto positivi, e Markl ha raccontato di aver ricevuto più di mille e-mail di supporto, soprattutto da persone che lavorano nella ristorazione o nel mondo dell’educazione.

Alcuni proprietari di altri ristoranti gli hanno anche detto che prenderanno ispirazione per regole simili.

L’uomo ha però ricevuto anche qualche minaccia di morte da parte di “certe persone pazze”. Già nel 2012, un café hipster di Berlino che aveva implementato una politica “childfree” era stata investita dalle polemiche.

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