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La regina Elisabetta e il principe Filippo: 70 anni insieme

91 anni Elisabetta e 96 Filippo, la vita una al fianco dell'altro, divisa tra pubblico e privato, sono la faccia opposta della stessa medaglia. Il commento di Lavinia Orefici

Di Lavinia Orefici
Pubblicato il 20 Nov. 2017 alle 11:35 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 19:37

“È stato la mia forza e la mia stabilità per tutto questo tempo”. Era il 1997 e la regina Elisabetta parlava così del marito, il principe Filippo, alla soglia dei loro 50 anni di matrimonio. Da allora ne sono trascorsi altri 20 e insieme hanno infranto ogni record: oggi è la volta del 70esimo anniversario di nozze. 91 anni Elisabetta e 96 Filippo, la vita una al fianco dell’altro, divisa tra pubblico e privato, sono la faccia opposta della stessa medaglia.

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Lui un passo indietro agli occhi del mondo e lei, moglie rispettosa tra le mura dei castelli. Era il 20 novembre 1947 quando a Westminster, l’abbazia dei matrimoni dei re, davanti a 2.500 invitati che includevano 6 sovrani e 7 regine, fu pronunciato il sì tra Elisabetta e Filippo Mountbatten.

L’evento, seguito in diretta radiofonica da 200 milioni di persone agli angoli di un impero che andava sgretolandosi, regalava il sogno di rinascita da un conflitto mondiale che aveva portato la Gran Bretagna sull’orlo del baratro. Per Winston Churchill, primo ministro vincitore della guerra, quel giorno fu come un raggio di luce nel difficile cammino della ricostruzione.

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Sir Norman Hartnell lo stilista del vestito della sposa, per disegnarlo si ispirò alla primavera del Botticelli. Il suo voleva essere un messaggio di speranza e crescita alla nazione. Color avorio, impreziosito da 10mila perle è costato 1.200 sterline, di allora, pagate con i buoni del razionamento alimentare.

Per realizzarlo sono stati necessari 2 mesi di tempo e il lavoro di 350 sarte. In occasione del matrimonio Filippo, nominato duca di Edimburgo poco prima della data da Giorgio VI, regalò alla sua futura regina un braccialetto di diamanti, provenienti da una tiara della madre, la principessa Alice di Battenberg.

La loro fu una vita quasi normale per i primi 5 anni di matrimonio, divisa tra doveri e piaceri, in cui sono nati 2 figli e il protocollo di Buckingham sembrava essere un futuro lontano.

La favola finì improvvisamente il 6 febbraio 1952, mentre si trovavano al Treetops hotel in Kenya perché Giorgio VI, re e padre di Elisabetta, morì nella notte a Sandringham. Così, a 25 anni, Elisabetta diventò la 46esima sovrana britannica dai tempi di Guglielmo il Conquistatore e fu incoronata in mondovisione l’anno successivo.

Fu quello l’evento che segnò il passo al loro matrimonio. Da allora le loro posizioni si invertirono e Filippo si mise al servizio di Sua Maestà. La sua arroganza e presunzione nei confronti dell’etichetta indisponevano Buckingham, che lo colpì nel suo punto debole, quello del nobile decaduto in esilio, ribattezzandolo “lo spiantato greco”.

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Nel tempo si rivelerà un gaffeur, forse anche traditore, tuttavia, per la sovrana, un eccellente compagno di strada e l’unico che abbia saputo tenere testa a una moglie regina.

Di se stesso, con una nota ironica, dirà di essere stato il più abile scopritore di targhe e tagliatore di nastri. Nel frattempo amplia le sue competenze e diventa il re del mondo gastronomico di casa Windsor: detta ricette, promuove o boccia piatti, compone i menù settimanali, rigorosamente scritti in francese dallo chef di Palazzo.

Con il tempo due personalità così diverse si sono avvicinate, affinando gusti e complicità, tanto da diventare ciascuno la mezza mela dell’altro: durante le estati a Balmoral Filippo prepara il barbecue e Elisabetta apparecchia, entrambi sono religiosi ma poco pazienti tanto da imporre la predica di 12 minuti, non di più, alla messa la domenica e anche quando le passioni non coincidono la forza del compromesso prevale.

Ad Ascot, durante le corse dei cavalli, appuntamento fisso nell’agenda della sovrana dal 1952, al principe Filippo è permesso ritirarsi in un salottino del royal box per seguire il suo adorato cricket. Se Elisabetta è diventata la roccia del suo paese il merito è anche di Filippo, l’uomo che tra luci e ombre ha lavorato per lei offrendole sostegno e sicurezza, dimostrandosi sempre il suo più fedele alleato.

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Un’intesa d’acciaio che per la prima volta in 70 anni ha subìto un contraccolpo quando Filippo, lo scorso settembre, ha fatto un passo indietro e si è ritirato dalla vita pubblica, lasciando Sua Maestà da sola di fronte ai sudditi.

Quasi alla soglia di un secolo per ciascuno, la loro unione procede salda in privato.

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