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“Rage Room” a Torino la stanza della rabbia: entri, spacchi tutto e ti sfoghi

La Rage Room di Torino

Di Clarissa Valia
Pubblicato il 11 Set. 2019 alle 11:35 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 01:53

Apre a Torino la “Rage Room”

A Torino apre la “Rage Room“, una stanza dove potere sfogare la propria rabbia e distruggere tutto: piatti, bicchieri, mobili, vecchi televisori, bottiglie di vetro, vasi, stampanti, lettori dvd, etc.

Ridurre in polvere tutto quello che si vuole è la parola d’ordine all’interno della stanza della rabbia, che dopo il successo strepitoso negli Stati Uniti approda in Italia.

Rage Room Torino, come prenotare e costo

Il locale dove sfogare la propria rabbia in tutta sicurezza ha aperto a San Salvario, un quartiere di Torino, precisamente in via Principe Tommaso.

Scegli il pacchetto con la quantità di oggetti da rompere che preferisci. Prenota la tua stanza. Il giorno dell’appuntamento presentati all’orario da te scelto ( è fondamentale la puntualità ).

Ti verranno spiegati regolamento e ti verranno consegnate le protezioni. Scegliete la playlist che accompagnerà il vostro momento di divertimento e sfogo.

Per distruggere e sfogare la propria rabbia dentro la Rage Room si hanno a disposizione 20 minuti.

Il costo della Rage Room va da 26 a 40 euro a seconda di cosa si vuole distruggere.

Nella Rage Room di Torino ci sono diversi pacchetti:

• “Si ma fattela una risata” è il pacchetto base, nella stanza trovi venti oggetti piccoli e un elettrodomestico per ogni partecipante. Costo: 26 euro;

“Sì, ma rilassati”, il pacchetto intermedio, con la possibilità di distruggere 25 piccoli oggetti e uno di media grandezza, con l’elettro-domestico sempre incluso;

•  Il pacchetto più caro comprende invece la possibilità per ogni partecipante di spaccare trenta piccoli oggetti, 2 medi e 2 elettrodomestici a persona. Il costo è di 40 euro, 74 per la coppia.

La Rage Room di Torino

Rage Room, come funziona

Rage Room Torino

“I clienti sono già un centinaio di ogni genere ed età. Molte sono coppie che cercano una serata di svago diversa – racconta Alessandro Cutellè, il 26enne ideatore della stanza a Repubblica– Nelle nostre “vetrinette dell’orrore” si potranno scegliere i peggiori soprammobili recuperati nei mercatini e farli esplodere in mille pezzi”.

“Informiamo i clienti della presenza delle telecamere — aggiunge Alessandro Cutellè, 26 anni, studente di Economia e titolare della società che avviato l’attività —. Sono lì per controllare che non ci siano problemi: in caso di necessità siamo comunque pronti a intervenire”.

“Non abbiamo mai avuto problemi, ma facciamo una piccola selezione. Intanto non accettiamo persone alterate perché sotto l’effetto di alcol o droghe. E, per ragioni burocratiche, purtroppo non possiamo far partecipare minorenni. E dire che una mamma ci ha chiesto se poteva portare il figlio tredicenne”, conclude.

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