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Gli esperti hanno svelato qual è la porzione giusta di patatine fritte che non reca danni alla salute

Un consiglio poco apprezzato dagli amanti dell'alimento

Di Rossella Melchionna
Pubblicato il 7 Dic. 2018 alle 15:06 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 11:51

“Sono una bomba di amido che si trasforma velocemente in zucchero nel sangue”. Che cosa sono? Le patatine fritte, secondo un professore di Harvard, Eric Rimm, sentito dal New York Times. “Penso che sarebbe meglio che il piatto principale venisse servito accompagnato da un’insalata e una minima porzione di patatine”.

La quantità di patatine consigliata dall’esperto

Non è una novità che le patatine fritte non siano un alimento sano per la salute. Ma secondo Rimm la quantità giusta è appena “sei patatine”. Il nutrizionista, infatti, ha affermato che la porzione media servita negli Stati Uniti ha le stesse calorie di due o tre lattine di una bibita gassata. Le sue dichiarazioni, però, hanno indignato la rete, soprattutto nei paesi dove il consumo dell’alimento è maggiore.

Ma Rimm non è l’unico a sostenere questa teoria. Uno studio pubblicato nel 2018 dall’American Journal of Clinical Nutrition ha dimostrato che chi mangia patatine fritte due o tre volte a settimana rischia maggiormente di morire.

E in effetti gli esperti, in varie ricerche, hanno spiegato che quando le patatine vengono immerse nell’olio bollente, ricoperte poi di sale e salse, i pericoli per la salute aumentano: le possibilità di obesità, diabete e malattie cardiovascolari sono più alte.

I consigli degli studiosi

Secondo i ricercatori, è buona norma adottare diversi metodi di cottura delle patate. Al primo posto c’è sempre il forno, anche se non sono totalmente vietate le patatine fritte, ma in casa, e non congelate. L’olio, però, va utilizzato una sola volta, altrimenti possono formarsi ulteriori grassi.

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