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La misteriosa tomba di un cetaceo è stata trovata in un monastero su un’isola della Manica

Un fotogramma del video di National Geographic in cui viene mostrato il ritrovamento

Gli archeologi non sanno ancora spiegarsi perché una focena sia stata seppellita con molta cura, ma hanno due possibili spiegazioni

Di TPI
Pubblicato il 25 Set. 2017 alle 12:29 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 19:41

Nelle ultime settimane, alcuni archeologi stanno indagando su un misterioso ritrovamento: alcune ossa di una focena rinvenute nei resti di un monastero medievale sull’isola di Geurnsey, una dipendenza della Corona brittanica situata nel canale della Manica, tra Regno Unito e Francia.

Il team di ricercatori del Guernsey Museum and Galleries hanno trovato una tomba, scavata nella terra, nell’eremo monastico di Chapelle Dom Hue. All’inizio, pensavano fosse destinata a un essere umano, ma poi hanno capito di essere di fronte a un cranio e alle ossa delle spalle di un cetaceo.

“Non ho mai visto niente di simile”, ha detto a National GeographiPhilip De Jersey, il capo del team di archeologi. “In 35 anni di attività è una delle cose più bizzare che ho mai visto”.

Cosa ci fa infatti una focena – appartenente alla famiglia dei cetacei, ma diversa dai delfini per i suoi denti appiattiti e a spazzola – seppellita in un monastero?

La risposta più scontata riconduce la tomba a un significato religioso: la sepoltura faceva parte di una cerimonia praticata dagli eremiti sull’isola intorno al Quattordicesimo secolo. A sostegno di questa ipotesi, c’è la struttura della tomba, con mura simmetriche e fondamenta regolari, molto curata per non avere una finalità specifica.

Una seconda spiegazione sostiene che i monaci dell’eremo avevano seppellito l’animale per poi mangiarselo. Nel Medioevo non era raro nutrirsi di questi animali, ritenuti un alimento prelibato. Questa ipotesi però introduce un’altra domanda sull’eventuale cattura della focena, che potrebbe essere rimasta intrappolata sull’isola a causa dell’alta marea.

Intanto, i resti ritrovati saranno esaminati in un laboratorio. I risultati permetteranno di capire ancora meglio come vivessero questi eremiti più di seicento anni fa, isolati dal resto del mondo.

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