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Perché le millennial non amano il reggiseno

La moderna tendenza a rinunciare a questo capo intimo assume sempre più i contorni di un fenomeno di costume slegato dalla protesta politica per il riconoscimento della parità dei diritti

Di Andrea Lanzetta
Pubblicato il 22 Lug. 2017 alle 16:58 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 19:44

Secondo alcuni dati statistici riguardo le vendite di reggiseni da parte di importanti marchi di abbigliamento femminile, le ragazze usano sempre meno questo capo intimo.

L’abbandono del reggiseno è vecchio almeno quanto il movimento di liberazione femminile degli anni Sessanta, ma le giovani donne oggi non lo fanno certo con il fervore politico delle loro madri.

L’acquisto del primo reggiseno è stato considerato da sempre un rito di passaggio per le ragazze. Per questo la rinuncia a questo capo di abbigliamento è diventato un simbolo di potere femminile. Oggi però questo fenomeno è stato sostituito da nuove forme di abbigliamento, come i bralette.

Il sito di e-commerce ShopStyle.com, registra un aumento del 56 per cento dall’inizio dell’anno nelle ricerche di questo capo intimo. Questo è un reggiseno senza imbottitura, coppa o ferretto sostenitivo, ma è diverso da quello sportivo perché non comprime il seno.

Il bralette mostra la forma reale del seno di chi lo indossa, ed è spesso presentato come rispettoso del corpo femminile perché non lo uniforma a un unico modello. Ma i dati sulle ricerche online di alternative al reggiseno non sono gli unici da tenere in conto.

La L. Brands Inc. società madre di Victoria’s Secret, che guadagna circa un terzo delle sue entrate dalla vendita di questi capi intimi, ha perso quasi un terzo della sua capitalizzazione di borsa dall’inizio dell’anno. Secondo alcuni perché le vendite dell’azienda non incontrano più i gusti delle giovani.

“Il messaggio di Victoria’s Secret per anni ha puntato molto sull’essere seducenti e prosperose: hai bisogno di un push-up, devi essere sexy”, ha detto Gabriella Santaniello, analista di moda presso A-Line Partners. “Ora invece, è bene essere naturale”, ha aggiunto la Santaniello.

Ma il discorso non è ripreso solo dagli analisti. “Non indossare un reggiseno è una scelta che mi rende potente e mi diverte, ma credo che non questo non nasconda più la passione di quando i reggiseni venivano bruciati per protesta politica”, dice la poetessa londinese Savannah Brown, di 19 anni e il cui popolare video pubblicato su YouTube sav’s guide to going braless ha superato le 800mila visualizzazioni.

La posizione della Brown è condivisa da un’altra ragazza attiva su YouTube, Stella Rae. La diciassettenne statunitense di Seattle, il cui video WHY I DON’T WEAR BRAS ha raggiunto oltre 700mila visualizzazioni, sostiene di aver smesso di indossare il reggiseno per una mera questione di comodità.

“Non ho mai voluto creare un dibattito a riguardo”, sostiene la Rae nel suo video. La ragazza ha semplicemente cambiato abbigliamento intimo e così hanno fatto le sue amiche.

“Rinunciare al reggiseno oggi più che la politica sembra riguardare movimenti di costume che imitano lo stile dello spettacolo”, afferma il fashion manager della rivista di moda statunitense Allure, Rachael Wang.

Secondo la società di ricerche di mercato NPD Group, Fruit of the Loom, una delle aziende leader di abbigliamento intimo per i millennial, ha visto diminuire le vendite di reggiseni tradizionali e imbottiti e aumentare quelle di capi intimi senza filo e senza fodera.

“Inizialmente abbiamo notato questa tendenza riguardo i nostri reggiseni sportivi”, ha dichiarato Melissa Burgess-Taylor, vice presidente senior del Dipartimento per la gestione del marchio e delle vendite di Fruit of the Loom.

Secondo uno studio della società di ricerche di mercato NPD Group del 2015, il reggiseno sportivo è il capo intimo le cui vendite sono in maggior crescita tra Millennial, mentre il sito ShopStyle.com riferisce che le ricerche di bralette di pizzo tra i suoi prodotti sono aumentate del 121 per cento dall’inizio dell’anno.

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