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Marco Masini si sfoga sul periodo buio: “La gente si toccava, dicevano portavo sfortuna”

Marco Masini
Di Clarissa Valia
Pubblicato il 2 Ago. 2019 alle 18:36 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 02:08

Marco Masini racconta il periodo in cui è stato perseguitato dalle maldicenze

Forse non tutti sanno che Marco Masini ha attraversato un periodo in cui veniva accusato di portare sfortuna. Sembra assurdo ma è proprio così, la maldicenza ha accompagnato il cantante per anni. Masini è stato perseguitato dalle malelingue.

Il cantante ha deciso di raccontare questo momento buio della sua vita durante un’intervista televisiva al programma Non disturbare, raccontando di quanto si sentisse perseguitato dalle malelingue: “Non potevo entrare neanche al bar, vedevo la gente che si toccava. Mi sentivo disarmato, perché questa è un’arma letale che ti fa fuori”.

Alla conduttrice Paola Perego, Marco Masini ha detto: “Poi all’improvviso si è aperto un periodo buio nella mia vita, quando una persona ha iniziato a spargere la voce del fatto che portassi sfortuna. Io non credo nella cattiveria della gente. Non credo di essere stato odiato, perché la cattiveria deriva dall’odio. Questa cosa è iniziata per scherzo, tutti prendiamo in giro qualcuno. Questa persona ha iniziato a puntare il dito alle canzoni che ho cantato. C’era chi le sposava, perché pensava che sarebbero state d’aiuto a per uscire da un momento triste, chi invece chi non viveva quel momento mi ha individuato come cantante negativo, perché esprimevo dei concetti negativi. Non sono mai stato incazzato con nessuno. Ho dichiarato di ritirami perché è come quando una azienda va a fondo e l’amministratore delegato deve dimettersi”.

Poi un altro colpo: “Nel 2001 arrivò una lettera da una tv al mio manager in cui si diceva ‘Ci dispiace il pezzo è molto bello, ma il suo artista emana energie negative’. La mia casa discografica mi rese il contratto dicendo che non riuscivano a fare promozione e quindi non avevano più a disposizione il budget per sostenermi”.

Ma per Marco Masini la svolta positiva è arrivata nel 2004: “Dico che è inutile arrabbiarsi e fare del vittimismo, perché non serve. Bisogna essere lucidi, freddi. Conosco solo una formula per affrontare momenti difficili ed è scrivere canzoni. Ed è arrivata una canzone che ha sfondato questi muri altissimi. Era ‘L’uomo volante’ che ha vinto Sanremo nel 2004. Era una sfida per me. La cosa migliore quando succede qualcosa che ti mette in difficoltà è credere nel domani”.

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