Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
Home » Gossip

Marco Giallini: “Non posso credere che mia moglie sia al cimitero. Un dolore che non passerà mai”

Di Antonio Scali
Pubblicato il 25 Feb. 2019 alle 11:53 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 03:53

MARCO GIALLINI MORTE MOGLIE – Marco Giallini torna al cinema con “Domani è un altro giorno”. Un film che parla di amore e amicizia, e che lo tocca direttamente, dopo il grande dolore per la prematura scomparsa della moglie.

Nella pellicola, l’attore romano interpreta Giuliano, un attore la cui vita viene sconvolta quando apprende di avere un tumore in fase terminale. Un film commovente e intenso, nel quale emerge un Giallini diverso dal solito.

Nel corso di un’intervista alla Gazzetta dello Sport, Giallini è tornato sul tema della morte della sua compagna Loredana, scomparsa nel 2011 a seguito di un’emorragia celebrale: “Quello che è successo, così improvvisamente poi, non si esorcizza. Puoi solo provare a rimuoverlo. So che può sembrare brutto, ma inizio ad andare al cimitero solo adesso. Ancora non posso credere che stia lì”, ha confessato.

LEGGI ANCHE: Marco Giallini: “Il ricordo di mia moglie”

D’altronde la loro era una storia d’amore lunga e intensa, durata oltre trent’anni e spezzata all’improvviso. Loredana, infatti, è morta dopo aver detto di lamentare un mal di testa. “No, non l’ho esorcizzato. Vaglielo a spiega’ a due ragazzini che avevano 12 e 5 anni. Per fortuna ho dei figli di un’intelligenza estrema, hanno preso tutto dalla madre”, ha raccontato ancora l’attore.

Per superare questo dramma è stato fondamentale il rapporto e l’amore con i suoi figli, che si è cementato ancora di più dopo la morte della moglie: “Ho capito a mie spese che bisogna parlare senza tenersi nulla dentro, perché poi ci si ritrova con i rimpianti delle cose non dette e ci fanno stare male tutta la vita”, ha aggiunto Giallini.

Nel corso dell’intervista, Giallini ha anche confessato di aver rischiato di morire: “Dopo un incidente in moto ero più di là che di qua. Quindi sì, purtroppo so bene cosa sia la morte, e anche per questo vivo la vita in assoluta libertà, facendo quello che mi pare e dicendo tutto quello che penso, anche quando dovrei stare zitto… Ma non so’ bono , sono un fiume in piena”.

Leggi l'articolo originale su TPI.it
Exit mobile version