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Jonathan Van Ness, star di Netflix, esce allo scoperto: “Ho l’HIV, mi prostituivo e drogavo”

Credit: Instagram

Van Ness parla della propria sieropositività perché adesso è necessario più che mai

Di Nicola Simonetti
Pubblicato il 23 Set. 2019 alle 09:04

Jonathan Van Ness: “Ho l’HIV, mi prostituivo e drogavo”

Jonathan Van Ness svela per la prima volta di essere sieropositivo nella speranza di aiutare a eliminare il pregiudizio sull’HIV.

La 32enne star americana, che ha incontrato la propria fortuna grazie al makeover show di Netflix Queer Eye, ha confessato al The New York Times la paura di condividere il proprio segreto finora.

“Ho avuto incubi ogni notte per gli ultimi tre mesi perché ero terrorizzato all’idea di rendermi così vulnerabile davanti a tutti”.

Van Ness ha raccontato di aver passato l’estate a prepararsi mentalmente al lancio della nuova autobiografia, Over The Top, in cui parla della propria sieropositività.

“È difficile essere tanto onesto quanto vorrei se ci sono delle cose che non ho detto pubblicamente” ha spiegato.

“Questi sono problemi che è importante discutere”.

Momenti dopo la sua rivelazione, Van Ness è stato riempito di messaggi da fan e amici.

David Furnish, marito di Elton John, ha scritto su Instagram: “Caro Jonathan, grazie per aver condiviso la tua sieropositività con il mondo. Sei l’ennesimo esempio di una vita vissuta pienamente e positivamente con l’HIV. Il nostro mondo ha bisogno di più eroi come te”.

Nel libro in uscita negli Stati Uniti il 24 settembre, la star di Queer Eye descrive una vita a tratti difficile.

Dopo la violenza sessuale per mano di un ragazzo più grande, l’abuso di droga e la prostituzione, Jonathan ha scoperto di essere sieropositivo quando è svenuto a lavoro all’età di 25 anni. Quindi si è recato a una clinica per fare dei controlli.

“Quel giorno è stato tanto terribile quanto si può immaginare”.

Ma adesso sta bene e si definisce un fiero “membro della bellissima comunità dei sieropositivi”.

Quando la serie Netflix Queer Eye è stata lanciata per la prima volta nel 2018, Jonathan non sapeva se annunciare o meno il proprio status.

“Era difficile perché mi chiedevo, ‘voglio parlare di ciò che mi è successo?'”

“E poi pensavo, ‘l’amministrazione Trump ha fatto di tutto per incentivare il pregiudizio della comunità LGBT”.

“Questi sono argomenti difficili da trattare in un programma di trucco e capelli”.

“Non significa che Queer Eye non cambi la vita di molti, ma voglio che le persone si rendano conto che non sei mai troppo rotto per essere riparato”.

La rivelazione di Van Vess arriva a meno di una settimana dall’annuncio di Gareth Thomas, ex-capitano della squadra di rugby del Wales, di essere sieropositivo.

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