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Jamie Lee Curtis: “La chirurgia plastica è un genocidio culturale, ho visto intere generazioni di donne sfigurate per inseguire una bellezza finta”

L'attrice parla delle pressioni esercitate da Hollywood soprattutto sulle donne

Di Niccolò Di Francesco
Pubblicato il 28 Lug. 2025 alle 16:23

Dopo aver confermato che ricoprirà il ruolo di Jessica Fletcher nel reboot cinematografico della storica serie tv, la Signora in giallo, l’attrice Jamie Lee Curtis si racconta in una lunga intervista al Guardian in cui parla apertamente della pressione che Hollywood esercita soprattutto sulle donne, spingendole a rincorrere un ideale estetico irraggiungibile. “La chirurgia estetica è un genocidio culturale. Ho visto intere generazioni di donne sfigurate per inseguire una bellezza finta, imposta dall’industria” ha affermato l’interprete. Jamie Lee Curtis, all’età di 25 anni, si sottopose a un intervento dopo che qualcuno sul set le aveva fatto notare che aveva “gli occhi gonfi”. Da allora, però, ha detto basta: “Ho visto i miei genitori – Tony Curtis e Janet Leigh – essere celebrati per il loro aspetto, e poi abbandonati dall’industria quando quel fascino ha iniziato a svanire. Non voglio fare la loro stessa fine”.

“Non me ne frega più niente di piacere a tutti. Finalmente sono libera” ha aggiunto l’attrice, che, però, ha vissuto un periodo in cui veniva praticamente ignorata. “Non mi invitano nemmeno ai pranzi di Women in Film” ha detto prendendosi la sua rivincita. Nel 2022, infatti, ha vinto l’Oscar come Miglior attrice non protagonista per Everything Everywhere All at Once, mentre nel 2024 si è aggiudicata un Emmy per il ruolo di Donna Berzatto in The Bear.

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