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Giorni della merla: perché si chiamano così, cosa dice la leggenda e che tempo farà

Di TPI
Pubblicato il 1 Feb. 2019 alle 07:30 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 08:32

Perché si chiamano giorni della merla? Parliamo degli ultimi tre giorni di gennaio: 29, 30 e 31, quando – secondo la leggenda – si registrano le temperature invernali più basse, tanto che perfino la merla, che un tempo aveva il piumaggio bianco, per riscaldarsi andò a ripararsi in un camino e il suo manto divenne grigio per la fuliggine.

Sempre secondo la leggenda, se i giorni della merla sono freddi, la primavera sarà bella; se sono caldi, la primavera arriverà in ritardo.

Giorni della merla, previsioni meteo

Ci aspettano giorni di maltempo, con un’ondata di gelo che raggiungerà l’apice nelle giornate di mercoledì 30 e giovedì 31 gennaio, che secondo la tradizione sono i più freddi dell’anno.

Mercoledì il tempo sarà fortemente perturbato su gran parte del Paese. Oltre alle piogge e ai temporali, sarà soprattutto la neve a creare i maggiori disagi. Una veloce ‘bomba’ di neve è infatti prevista su molte aree del Nord fino alla Pianura Padana.

Si imbiancheranno Milano, Trento, Bolzano e Bologna, con quantitativi anche importanti e conseguenti problemi alla circolazione stradale. La neve potrebbe cadere a quote molto basse anche al Centro, copiosa sui monti del Lazio e della Campania, regioni dove si avranno anche forti rovesci ed intensi temporali.

Situazione un po’ più tranquilla invece nel sud della Puglia e nell’area ionica. Le temperature torneranno a calare sotto lo sferzare di forti venti di Maestrale sulla Sardegna e di raffiche di bora al Nord.

Se tutto verrà confermato, da venerdì primo febbraio, è atteso un nuovo peggioramento delle condizioni meteo con il ritorno di nuove nevicate anche a bassa quota al nord.

> Qui le previsioni meteo nel dettaglio: dove nevicherà nei giorni della merlagior

Giorni della merla, a rischio verdure e ortaggi

Con il ritorno del freddo e del gelo sono a rischio i raccolti di verdure e ortaggi dopo le gravi perdite subite dall’inizio dell’anno che hanno ridotto le disponibilità sui mercati.

È l’allarme lanciato dalla Coldiretti sugli effetti del brusco abbassamento delle temperature che conferma la tradizione dei giorni della merla.

Nelle campagne le temperature sotto lo zero danneggiano le coltivazioni invernali come carciofi, finocchi, sedano, prezzemolo, cavoli, verze, cicorie e broccoli, ma lo sbalzo termico improvviso ha un impatto anche sull’aumento dei costi di riscaldamento delle produzioni in serra.

Ora – conclude la Coldiretti – è corsa contro il tempo per raccogliere le produzioni prima dell’arrivo del gelo dopo un 2018 che già ha provocato danni all’agricoltura italiana stimati in circa 1,5 miliardi.

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