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Giampiero Mughini a ruota libera: “Da piccolo ero povero. La guerra? Ricordo i partigiani alla mia finestra”

Di TPI
Pubblicato il 14 Gen. 2019 alle 15:51 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 08:59

Il noto scrittore e opinionista tv Giampiero Mughini il 14 gennaio 2019 è stato ospite del programma tv Rai Vieni da Me di Caterina Balivo. Durante la puntata l’intellettuale si è raccontato a ruota libera parlando della sua infanzia, della guerra e della sua vita privata.

“Casa mi è un tempio pieno di cose che io amo, delle cose che mi sono nutrito – le parole di Mughini -. Sapete, da bambino giocavo a calcio, ma non avevo le scarpe classiche per lo sport. Avevo un unico paio di scarpe che usavo sempre perché di più i miei genitori non si potevano permettere. Usavo le scarpe da passeggio per giocare a calcio e per tutte le altre occasioni della vita”.

Mughini ha poi raccontato la sua infanzia passata durante la Seconda Guerra Mondiale: “Ricordo i partigiani che vennero a fissare una mitragliatrice dalla finestra delle mia casa. Poi l’angolazione non andava bene e andarono via. Eravamo a Firenze, poi nel 1944 un camion americano ci ha portato a Catania, a casa”.

“I miei genitori si separarono e io vivevo con la mamma – ha poi aggiunto -. Era una cosa insolita per l’epoca e io ero timido, un po’ mi vergognavo che mio padre non fosse a casa. Io andavo a far visita a mio padre che aveva ricominciato da zero lontano da noi. Avevo circa 13 anni – ricorda Giampiero Mughini -, mi ricordo che mio padre mi porta davanti a una finestra di casa sua e mi dice, sai che tua madre frequenta un signore? Io avevo 13 anni e gli ho detto: penso che sia nel suo pieno diritto”.

Infine una battuta sui fratelli. Dei tre Mughini era era il più “farfallone”, meno concreto per l’epoca, perché si dedicava alla cultura: “Ho cambiato facoltà, girovagato, impiegato più tempo a laurearmi… così mio padre mi assegnò la casa più piccola! Ma ci stava!”.

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