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Una fermata del bus tutta per lei: la storia di Giulia, una cameriera con sindrome di down

Credit: Gazzetta di Mantova

L'azienda di trasporti pubblici di Mantova ha istituito una fermata del bus per permettere a Giulia Rondini di raggiungere il posto di lavoro in autonomia e sicurezza

Di Giuseppe Loris Ienco
Pubblicato il 3 Nov. 2017 alle 14:05 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 19:38

Il sogno di Giulia Rondini, una ragazza di Mantova con la sindrome di down, si è avverato: avrà una fermata dell’autobus tutta per lei, che le permetterà di arrivare a lavoro in totale autonomia e sicurezza.

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Dopo aver svolto un tirocinio, Giulia è stata assunta a tempo indeterminato in un fast food del comune lombardo. Una bella soddisfazione per la giovane, nonostante la presenza di un problema di non poco conto: la mancanza di fermate dei mezzi pubblici nei pressi del locale.

Fino a pochi giorni fa, Giulia Rondini era costretta ad attraversare una strada statale pericolosa e assai trafficata per raggiungere il fast food. Grazie all’intervento della sezione di Mantova dell’Aipd (Associazione italiana persone down), l’Apam, l’azienda che gestisce i trasporti nella provincia mantovana, ha cominciato a valutare soluzioni per aiutare la ragazza e permetterle di raggiungere il posto di lavoro da sola e senza troppe fatiche.

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L’Apam ha così creato una nuova fermata dell’autobus della linea n. 12 nei pressi del parcheggio del fast food.

Una fermata creata appositamente per la giovane ma che potranno utilizzare tutti. Il percorso dell’autobus sarà un po’ più lungo, ma si tratta di una questione di poco conto rispetto alla bellezza di un gesto tanto altruista.

Andrea Caprini, assessore al Welfare del comune di Mantova, ha parlato così ai giornalisti della “Gazzetta di Mantova”, il quotidiano locale che per primo ha diffuso la notizia: “Si tratta di un’esperienza positiva di collaborazione per un progetto di inclusione sociale. Desidero ringraziare la polizia locale e Apam: quando si è presentata l’esigenza di Giulia, si sono immediatamente attivati per trovare una soluzione, segno che quando si fa squadra i problemi si risolvono”.

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