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“Siamo pagati dal Pd”, l’assurdo post apparso sulla pagina Facebook della Feltrinelli

Dopo la presentazione del libro dell'ex ministro Minniti a Bologna, sul profilo social della libreria Feltrinelli bolognese è apparso un comunicato insolito a firma del direttore. Abbiamo contattato l'ufficio stampa del gruppo editoriale e il punto vendita

Di Clarissa Valia
Pubblicato il 28 Nov. 2018 alle 16:37 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 13:36

“Marco Minniti è uno scudiero della nostra idea di mondo: un mondo senza disturbatori, un mondo ordinato e senza tutte quelle persone (di solito nere) che vengono a degradare la nostra città”. Queste sono solo alcune delle parole contenute nel post pubblicato sulla pagina Facebook “Feltrinelli Bologna” il 28 novembre.

Il post è stato pubblicato all’indomani della visita dell’ex ministro dell’Interno che si trovava a Bologna per la presentazione del libro “Sicurezza e Libertà”.

La pagina della Libreria della Feltrinelli di piazza Ravegnana (sotto le Due Torri) dove è stato pubblicato il post, conta oltre 6mila iscritti ed è ferma al 2014, ma il gruppo editoriale non la riconosce.

Come ha dichiarato a TPI il capo ufficio stampa Gabriele Allegro, Feltrinelli ha preso le distanze dalle dichiarazioni apparse sulla pagina “fake”, e ha denunciato alla polizia postale il fatto.

All’esterno della libreria dove era in corso la presentazione del libro di Minniti, il collettivo Hobo e altri cittadini hanno provocato tensione con le forze dell’ordine che presiedevano l’ingresso. “Minniti sei come Salvini” riportavano gli striscioni esposti dai manifestanti.

Il Gruppo editoriale ha scritto un commento in risposta agli autori della “post bufala” sul profilo ufficiale Feltrinelli.

La risposta di Feltrinelli

Il testo apparso sulla pagina Facebook fake della Feltrinelli di Bologna

Qui il testo:

+++COMUNICATO UFFICIALE+++
Il consiglio direttivo de “la Feltrinelli” di P.zza Ravegnana sente il bisogno di prendere parola sui fatti occorsi nel tardo pomeriggio di ieri.

Alle ore 18.00, come previsto, abbiamo ospitato la presentazione dell’ultimo libro dell’ex ministro Minniti, accompagnato dal professor Panebianco, dal deputato Pd De Maria e dal monsignor Zuppi.

Perché abbiamo invitato Marco Minniti? Marco non è solo un ex ministro, è anche e soprattutto un dirigente di punta del Partito Democratico, nostro fedele finanziatore. Il nostro rapporto con questo partito è ormai decennale: possiamo dire che se siamo ancora qui, a disposizione di tutti i bolognesi, è perché il PD ci paga. E noi gliene siamo grati.

Ma Marco è anche uno scudiero della nostra idea di mondo: un mondo senza disturbatori, un mondo ordinato e senza tutte quelle persone (di solito nere) che vengono a degradare la nostra città.

Dobbiamo oggi stringerci attorno a Minniti, perché forze oscure stanno cercando di rubare il suo prezioso lavoro da ex-ministro. Stiamo parlando di Salvini che grazie all’impegno del nostro Marco, sta vivendo di rendita. Se oggi Salvini può fermare i barconi è grazie a lui, grazie al PD. GRAZIE A NOI. Dobbiamo dirlo!

I disordini accaduti fuori dalla nostra libreria dimostrano che chi oggi contesta, sobilla e ci attacca è mosso da grande invidia. Fonti della polizia ci dicono che lo fanno perché non riescono a pagare i nostri libri. E ci mancherebbe.

A non tutti è data la possibilità di leggere i nostri libri. Di certo non a chi, senza mezzi, vive ai margini della società, non è stato in grado di trovare un lavoro redditizio o vivacchia grazie alla disoccupazione. Ci fate ribrezzo, pezzenti.

Si fa un gran parlare di libertà di espressione. Noi, come libreria diffusa in tutto il Paese, abbiamo sempre avuto un’idea chiara in merito: la libertà di parola dipende dallo spread. È evidente che oggi non potete permettervela.

Infine vorremmo esprimere il nostro più sincero ringraziamento alle forze di polizia, alle quali devolviamo mensilmente una parte dei nostri ricavi per occasioni come queste. Ok i libri, ma l’educazione si fa soprattutto col manganello! Grazie ragazzi.

Continuate a seguirci, continuate a leggerci, continuate a difendere il PD o saremo invasi da neri, lavoratori che non arrivando a fine mese non fanno girare l’economia e quelli che si lamentano perché – dicono – hanno perso il lavoro. Solo questo partito può farci uscire da questo pantano.

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Il direttore

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