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Emma Marrone: “Non ho mai pensato ‘perché di nuovo a me?’, ma i primi due giorni li ho passati a piangere”

Nell'intervista esclusiva a Vanity Fair Emma Marrone parla della sua reazione alla notizia della malattia

Di Marta Vigneri
Pubblicato il 23 Ott. 2019 alle 13:09 Aggiornato il 23 Ott. 2019 alle 13:12

Emma Marrone parla della reazione alla notizia della malattia

“Ho imparato che tirare fuori tutto subito è meglio di covare il dolore, ma ero nera. Sentivo che la vita mi stava togliendo una possibilità. Ai medici continuavo a dire: “Fatemi cantare al concerto”. “Vasco Rossi ha scritto un pezzo per me”, “Non posso andare a Malta e operarmi dopo?”». Ma i medici sono stati chiari: non c’era tempo da perdere, non poteva rischiare, doveva pensare alla sua salute”, sono le parole con cui Emma Marrone parla della reazione alla notizia della malattia che l’ha colpita alla fine dell’estate in un’intervista a Vanity Fair.

Emma Marrone, che ha subito un intervento tre settimane fa ed ora è tornata in scena con l’uscita del nuovo album e l’annuncio del concerto a maggio, racconta di essersi chiesta il motivo per cui una sventura simile sia capitata proprio a lei, ma di essere riuscita a scacciare questo tipo di pensieri dopo la prima reazione alla notizia della malattia.

“Perché capita di nuovo a me? Per accettare una cosa del genere è necessaria molta più consapevolezza di quanto non ne serva per combattere […] Ho avuto un problema di salute, ma non l’ho combattuto né respinto. L’ho fatto mio, l’ho digerito, me lo sono fatto scivolare addosso”.

Eppure è stata costretta a comunicarlo a quei fan che avevano già acquistato il biglietto per il concerto di Malta, anche se avrebbe preferito tenere tutto per sé.

“Ho rispetto dei soldi degli altri”, afferma Emma Marrone, “perché mi ricordo cosa significhi metterli da parte per andare a un concerto e lì c’era gente che li aveva già spesi, ho parlato. Altrimenti sarei stata in silenzio”, ammette.

“Persone che si fanno il mazzo in fabbrica e lavorano il triplo di me meriterebbero di essere curate nello stesso modo e invece la medicina non è uguale per tutti. Vado spesso al Bambin Gesù a trovare i bambini e mi sono passate accanto tante storiacce: genitori che non possono permettersi un b&b e per stare vicino ai figli dormono in macchina. Ecco cosa mi ha fatto davvero male nei giorni di cure, di tagli e di ospedali e di disordine emotivo: non tanto superare quello che mi è successo, ma pensare a chi è chiamato a sacrificare tutto senza avere niente”.

“Mi hanno sempre descritta come una che non ha paura di niente, ma non è vero”, racconta ancora Emma Marrone nell’intervista.

“Ho avuto paura, molta. Però non è la paura a provocarmi l’infelicità. Non lo è mai stata. (…) So affrontare il malessere fisico e tutto ciò che è legato a una malattia, ma delle malattie o della morte, come tanti, ho paura anche io. E poi ho paura di fallire, di non riuscire a realizzare i miei sogni, di restare sola, di non essere amata, capita, apprezzata, ad esempio, per quest’ultimo disco. Vorrei che fosse quello della rinascita artistica e non l’album da incensare soltanto perché sono stata male”, confessa la cantante.

Il suo album fortuna è uscito martedì 22 ottobre dopo l’anteprima del singolo “Io sono bella”, prodotta insieme a Vasco Rossi.

Emma Marrone, la prima intervista dopo la malattia: “Nemmeno mia madre conosce il dolore che ho provato” | VIDEO
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