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Eclissi lunare del 27 luglio, come fotografarla e come si può guardare

Credits: AFP

L'eclissi lunare, al contrario di quella solare, si può guardare a occhio nudo. E anche fotografare:

Di Viola Stefanello
Pubblicato il 27 Lug. 2018 alle 18:25 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 14:54

Il 27 luglio sarà visibile anche sui cieli italiani un incredibile fenomeno astronomico: l’eclissi lunare più lunga del secolo. Durerà 103 minuti e sarà visibile da tutta Italia. Ma si può guardare a occhio nudo? E come fotografarla?

(Dove guardare l’eclissi del 27 luglio 2018 in giro per l’Italia)

A partire dalle 19.14, secondo la NASA, la luna comincerà a oscurarsi fino a trovarsi completamente in penombra, diventando di un rosso acceso.

Questo perché la luna non sarà illuminata direttamente dalla luce solare, deviata da sottili polveri presenti nell’atmosfera terrestre che contribuiscono a dipingere il nostro satellite di quel colore.

La luna sorgerà infatti già in fase di attraversamento del cono di ombra creato dalla Terra, che in quel periodo si verrà a trovare esattamente tra il sole e la luna. In seguito attraverserà il cono di penombra, emergendo e segnando la fine dell’eclissi verso l’una e trenta del mattino del 28 luglio.

Si tratterà, però, di una miniluna: il nostro satellite sarà, infatti, alla massima distanza dalla Terra, oltre 406.000 chilometri.

L’eclissi lunare si può guardare a occhio nudo

Al contrario dell’eclissi solare, quella di luna può essere osservata a occhio nudo senza ripercussioni.

Questo perché la luna ha una luminosità meno intensa di quella del sole e non danneggia gli occhi.

Per osservarla al meglio, comunque, è necessario un meteo favorevole.Come indicazione generale, per godersi al meglio il fenomeno astronomico si consiglia di scegliere un luogo che permetta una chiara visione del cielo notturno, possibilmente su un’altura e lontano dall’inquinamento luminoso delle città.

Come fotografare l’eclissi di luna

Visto che si tratterà dell’eclissi di luna più lunga del secolo, ci sarà tutto il tempo per scattare qualche bella fotografia prima che il fenomeno finisca.

È preferibile munirsi di una macchina fotografica seria, ma anche con lo smartphone è possibile ottenere buoni risultati.

Nel caso di utilizzi una macchina reflex o mirrorless, è preferibile utilizzare un teleobiettivo con focale molto lunga: bastano 200mm, ma 400mm sono ideali. In caso non ne foste muniti, non temete: anche con lenti di fascia bassa, con la giusta tecnica sarà possibile ottenere buone fotografie.

Cellulari con lenti telescopiche aggiuntive o sensori particolari, come lo Huawei P20 Pro, funzioneranno a loro volta molto bene. Chi invece ha un semplice smartphone può dotarsi di lenti esterne aggiuntive.

Munirsi poi di treppiede, sia per chi usa una macchina fotografica che ci predilige lo smartphone: dato che si sta fotografando, in ogni caso, un soggetto in movimento è importante regolare i tempi di esposizione. È sufficiente di 1/250 di secondo a f/8 ISO 100 per evitare foto mosse.

Chi usa il cellulare, invece, ha la scelta tra utilizzare una piccola clip come treppiede o usare la modalità di scatto a tempo per minimizzare le vibrazioni.

In ogni caso, è meglio regolare le impostazioni manualmente, sia su telefono che su macchina fotografica, per sperimentare con tempi di esposizione, apertura e ISO. Per chi utilizza smartphone, è meglio disattivare la modalità di scatto manovrato da intelligenza artificiale.

Sì invece ad applicazioni specifiche, scaricate ad hoc, per sfruttare al meglio le potenzialità dei sensori fotografici del dispositivo con impostazioni manuali dettagliate.

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