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Una ricerca spiega se cambiare partner migliora la relazione (e il sesso)

Il lavoro degli esperti dell'Università dell'Alberta

Di Marco Nepi
Pubblicato il 28 Ago. 2019 alle 14:28 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 01:58

Cambiare partner, la ricerca

Hai intenzione di chiudere una storia d’amore nella speranza che la nuova sia migliore? Beh, la tua aspettativa ha molte, molte, probabilità di essere deludente. Perché cambiare partner non migliora le relazioni di coppia. È quanto emerge uno studio condotto da un gruppo di ricercatori dell’Università dell’Alberta, in Canada, e pubblicato su una rivista scientifica, il Journal of Family Psychology. Stando a quanto emerso dal lavoro degli esperti, trascorsa la fase della “luna di miele”, alla fine possono emergere gli stessi difetti che hanno interrotto la storia precedente.

La relazione

Alla realizzazione dello studio hanno partecipato 554 persone in Germania ed è durato per ben 8 anni. Nel lungo arco temporale è stato dimostrato, affermano i ricercatori, che molte delle dinamiche relazionali erano le stesse di quelle vissute in passato. Matthew Johnson, il principale autore dello studio ha dichiarato che sebbene alcune dinamiche relazioni possano cambiare, “tu sei sempre la stessa persona” e quindi si tendono a ricreare “gli stessi schemi con il prossimo partner”.

Il sesso

I ricercatori dell’Università dell’Alberta hanno esaminato diversi aspetti della relazione, tra cui la soddisfazione e la frequenza del sesso, la fiducia e l’apprezzamento verso l’altro. Dallo studio è emerso come tutti gli aspetti fossero stabili, sia nelle relazioni passate sia in quelle presenti. Le uniche eccezioni sono state la frequenza del sesso e l’espressione di ammirazione per il partner, entrambe aumentate nella seconda relazione.

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Johnson ha fatto però notare che il livello di soddisfazione sessuale tende a rimanere lo stesso della relazione precedente anche davanti a un aumento della frequenza sessuale. Lo studio ha anche mostrato che le persone che tendevano a provare molte emozioni negative peggioravano il loro modo di fare nelle loro seconde relazioni. Infatti, tendevano ad avere relazioni e soddisfazioni sessuali inferiori, con sesso meno frequente, meno espressioni di ammirazione e più conflitti.

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