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Firenze, riapre una delle storiche buchette del vino: ecco cosa si nasconde dietro

Buchette del vino
Di Beatrice Tomasini
Pubblicato il 5 Lug. 2019 alle 18:05 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 02:22

Buchette del vino – A Firenze tornano le buchette del vino, una tradizione risalente al 1500 e smarrita nel corso dei secoli.

Si tratta di piccole porticine sulle pareti di palazzi signorili dove un tempo si vendeva alla mescita con assoluta discrezione in cambio di qualche moneta.

Non solo vino, da questi “tabernacoli” (vengono chiamati anche così) si passavano pure cibo e vivande avanzate alle persone bisognose.

Oggi molte buchette sono andate disperse perché murate o andate distrutte con i lavori di ristrutturazioni degli edifici che le ospitavano.

Ma nel XVI secolo erano molto diffuse soprattutto in prossimità di grandi finestre al piano terra. La vendita del vino avveniva in determinate ore del giorno e in  precisi periodi dell’anno.

In via delle Belle donne, all’angolo con via della Spada, si trova ancora un’antica iscrizione dove si legge: “La cantina resta aperta alla vendita dal 1 novembre a tutto aprile, dalle ore 9 ant. alle ore 2 pom. e dalle 5 alle 8 pom., dal 1 maggio a tutto ottobre dalle ore 8 ant. alle ore 3 pom. e dalle 6 alle ore 9 pom.

Nei giorni festivi resta aperta alla vendita fino alle ore 3 pomeridiane”.

Le buchette del vino sono diffuse nel cuore di Firenze e si trovano vicino a Palazzo Strozzi, in zona Santa Croce, in via del Giglio e in via del Sole: se ne contano in totale circa 170, di cui 145 nel centro storico.

Come anticipato da “Dissapore“, ora c’è un tabernacolo in particolare che potrebbe riprendere le sue funzioni dopo secoli: quella di via Santo Spirito 21 dove è nato un nuovo bistrot che sembra intenzionato a ridargli vita.

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