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Bambino imita Salvini: si veste da poliziotto e grida “Voglio stringere la mano al Capitano”

Matteo Salvini con la divisa della polizia.

Il vicepremier accortosi del piccolo fan travestito da agente è intervenuto ai microfoni: "Dov'è il babbo? dov'è la mamma? non vorrei che si pensasse a un sequestro, già mi accusano di quello per il caso Diciotti"

Di Clarissa Valia
Pubblicato il 7 Mar. 2019 alle 17:57 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 03:45

“Io vorrei stringere la mano al capitano a nome di tutti gli italiani”, queste le parole del bambino intervenuto al comizio elettorale di Matteo Salvini a Potenza, in vista delle prossime elezioni regionali della Basilicata che si terranno il prossimo 24 marzo.

Il bambino si è presentato al comizio vestito da poliziotto, proprio come è solito fare il suo leader che spesso indossa la divisa delle forze dell’ordine. Salvini nell’incontro istituzionale, accortosi del piccolo fan travestito da agente è intervenuto ai microfoni: “Dov’è il babbo? dov’è la mamma? non vorrei che si pensasse a un sequestro, già mi accusano di quello per il caso Diciotti”.

Il bambino che imita Salvini è il figlio di un candidato della Lega di Scanzano Ionico. “Qui c’è una dinastia: c’è la Repubblica in Italia tranne che in Basilicata, dove c’è la monarchia della famiglia Pittella, e il 24 marzo sarà un referendum fra il futuro e il passato”, ha aggiunto sul palco il vicepremier.

Il ministro dell’Interno, all’incontro istituzionale in Basilicata, ha indossato una giacca blu con sotto una camicia bianca, niente divisa delle forze dell’ordine stavolta. Salvini viene spesso contestato dalle opposizioni quando decide di indossare le divise nelle occasioni ufficiali.

L’accusa mossa al leader della Lega è la presunta violazione dell’articolo 498 del codice penale: “Chiunque, fuori dei casi previsti dall’articolo 497 ter, abusivamente porta in pubblico la divisa o i segni distintivi di un ufficio o impiego pubblico, o di un Corpo politico, amministrativo o giudiziario, ovvero di una professione per la quale è richiesta una speciale abilitazione dello Stato, […] è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da centocinquantaquattro euro a novecentoventinove euro”.

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