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Antonello Venditti: “Ho pensato di farla finita, mi salvò Lucio Dalla”

Di Carmelo Leo
Pubblicato il 31 Mar. 2019 alle 19:26 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 03:11

Antonello Venditti, durante il suo concerto al Forum di Assago del 29 marzo 2019, ha confessato ai suoi fan di aver vissuto in passato, nella sua vita, un periodo molto difficile, arrivando persino vicino al suicidio.

“Mi trovai al castello di Carimate nel 1980 senza una lira e con la voglia sincera di farla finita dopo la fine di una relazione”, ha detto il cantautore romano, riferendosi alla fine della sua storia d’amore con Simona Izzo.

Venditti, che sta festeggiando in giro per l’Italia i 40 anni del suo album “Sotto il segno dei Pesci”, ha raccontato al pubblico che in quel periodo della sua vita aveva lasciato la sua città natale, Roma, per trasferirsi a Milano, dove aveva ricevuto un’accoglienza molto bella.

Proprio la consapevolezza di non aver trovato un ambiente ostile, ha sottolineato, lo ha aiutato a tirare avanti. Ma la spinta decisiva, in questo senso, è arrivata soprattutto grazie all’importantissimo aiuto di un amico e collega: “Un angioletto con un cuore grande così, che si chiamava Lucio Dalla“.

A questo punto è partito il racconto di un aneddoto molto divertente, con protagonista proprio il compianto artista bolognese: “Mi ero perfettamente integrato nel vostro mondo – ha detto Antonello Venditti al pubblico milanese – quando a un certo punto sulla strada Comasina, che era diventata il mio regno, incontrai Lucio penzoloni su una gip che mi disse: “Ti ho trovato casa a Roma”.

“Allora – ha concluso con un sorriso il cantante – sfruttando il fatto che ero separato, usai tutti i mezzi per sedurre la signora proprietaria della casa che Lucio mi aveva trovato. Operai bene e il prezzo si abbassò molto”.

Subito dopo, Antonello Venditti ha continuato a confessarsi, raccontando tutta la sua sofferenza dopo il divorzio da Simona Izzo: “La separazione fu deflagrante, come può essere fra due persone che sostanzialmente si amavano ancora ma avevano caratteri in conflitto”.

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