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Nella serie tv su Celentano Napoli è “la capitale della mafia”: è bufera sui social

Nella serie di Canale 5, Adriano Celentano immagina la città nel 2068 e comandano i boss

Di Veronica Di Benedetto Montaccini
Pubblicato il 23 Gen. 2019 alle 19:14 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 08:35

Nella puntata del cartone animato Adrian, il film d’animazione su canale 5  che ha come protagonista Adriano Celentano, la città di Napoli appare governata dalla mafia. E i napoletani hanno reagito veramente male sui social.

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In un futuro distopico, anno 2068, il capoluogo campano è disegnato come un luogo cupo, sporco e invaso dalla spazzatura. Grattacieli con la scritta “mafia international”, multinazionali, il Vesuvio ancora più minaccioso e sporcizia ovunque. Da una parte Napoli come punto di riferimento del male, dall’altra Milano capitale dell’ordine e del bene.

Non ha tardato la risposta sui social a tutto questo. I cittadini della culla della cultura partenopea si sono ribellati ad una narrazione definita “stereotipata, finta, tirata”.

Un utente, Bruno, scrive su Facebook: “Caro Adriano da anni ti consideravo un portatore sano di meridionalità al Nord(per il tuo sangue pugliese) mi accorgo adesso che sei anche tu asservito all’ideología antimeridionalista, sionista, colonizzatrice, che da anni sfrutta e ha distrutto il Sud”. “Caro Celentano – rincara la dose Teresa – se sei famoso è anche grazie al Sud onesto e non mafioso”.

Ancora, si legge sui social: “ Ogni volta che hanno bisogno di fare numero di ascolti nominano Napoli…. L’unica a fare scalpore”. Qualcuno propone di boicottare la serie tv, qualcuno segnala la lesione d’immagine all’ente turismo di Napoli. Flavia Sorrentino, responsabile dello sportello “Difendi la città” ha detto che l’amministrazione sta valutando “come reagire all’accaduto”.

Il cartone Adrian è stato realizzato nel 2011, anno in cui l’immagine di Napoli impressa nelle menti di tutto il mondo (anche per colpa dei media) era quella dell’emergenza  rifiuti e criminalità.

Chi avrà la meglio? Forse una fetta di pubblico, quella campana, smetterà di vedere il cartone animato.

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