Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
Home » Gossip

Abercrombie & Fitch, crolla in borsa e chiude il megastore a Milano

Abercrombie & Fitch
Di Francesca Ceccarelli
Pubblicato il 30 Mag. 2019 alle 21:11 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 02:40

Abercrombie & Fitch Milano chiusura | Il 29 ottobre 2009 la grande inaugurazione in centro a Milano in corso Matteotti: oggi il megastore di Abercrombie & Fitch annuncia la chiusura in terra meneghina.

Tremila metri quadrati di negozio in cui era possibile incappare non solo in capi di abbigliamento ma anche con commessi-modelli divenuti vera attrazione dello store.

Con l’avvento dell’e-commerce anche il marchio con l’alce è entrato però in crisi annunciando la chiusura di tre flagship store: prima di quello milanese, che chiuderà nella seconda metà del 2020, chiuderanno quello a marchio Hollister a New York City (quest’anno) e quello a marchio A&F a Fukuoka (Giappone), entro la fine dell’anno fiscale in corso.

I giovani oggi optano per l’acquisto online che permette di raspiarmiare sia su capi griffati e non.

Mercoledì scorso, 29 maggio, Abercrombie & Fitch ha subito un down clamoroso al New York Stock Exchange, dove ha ceduto il 24% a 19 dollari, portando il bilancio da inizio anno a -3% e quello degli ultimi 12 mesi a un -23,4%.

Inoltre nel primo trimestre fiscale la società ha registrato una perdita di 19,2 milioni di dollari.

Le vendite comparate sono aumentare dell’1% contro il +1,3% atteso dal mercato.

In Usa sono cresciute del 4% ma nei mercati internazionali sono calate del 4%.

Gli analisti avevano messo in conto ricavi in aumento del 2,9% e vendite nei negozi aperti da almeno un anno in aumento del 2,4%.

A seguito di questo tracollo finanziare il marchio ha deciso di virare dall’opzione megastore per impegnare nuove risorse su dimensioni commerciali più piccole.

Pensioni, è allarme: “I giovani rischiano di vivere una vecchiaia in povertà”
Il matrimonio di Fca e Renault decide il futuro dell’auto in Italia. Eppure sembra che non importi a nessuno
Leggi l'articolo originale su TPI.it
Exit mobile version