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    Il Venezuela ha annunciato il ritiro dall’Organizzazione degli stati americani

    Continuano le proteste contro Maduro nel paese. Con la morte di altre due persone sale a 28 il bilancio delle vittime delle manifestazioni

    Di TPI
    Pubblicato il 27 Apr. 2017 alle 07:16 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 16:29

    La ministra degli Esteri del Venezuela Delcy Rodriguez ha annunciato il ritiro del paese dall’Organizzazione degli Stati Americani (Osa), dopo la convocazione di un vertice dell’organismo regionale per discutere la crisi a Caracas.

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    “L’Osa ha insistito con le sue azioni intrusive contro la sovranità della nostra patria e dunque procederemo a ritirarci da questa organizzazione”, ha detto Rodriguez, aggiungendo che “la nostra dottrina storica è segnata dalla diplomazia bolivariana della pace, e questo non c’entra niente con l’Osa”.

    “Domani, come ordinato dal presidente Nicolas Maduro, presenteremo una lettera di ritiro dall’Osa e inizieremo una procedura che richiederà 24 mesi”, ha detto ancora Rodriguez.

    L’Osa aveva detto che il Venezuela rischiava la sospensione nel caso in cui non avesse tenuto elezioni generali “al più presto possibile”. Nella giornata del 26 aprile il Consiglio permanente dell’Osa ha discusso di un progetto di risoluzione per il Venezuela, attraverso il quale si decideva di convocare un vertice dei ministri degli Esteri per trattare la crisi. L’iniziativa è stata approvata con 19 voti a favore, 10 contrari, una astensione e un assente.

    Intanto continuano le proteste nel paese contro il presidente Maduro e sale ancora il bilancio delle vittime in questo mese di manifestazioni. Altre due persone sono morte: sale così a 28 il numero delle vittime. 

    Una delle due vittime è Christian Ochoa, un 22enne ferito da spari di arma da fuoco lunedì 24 aprile a Valencia, capitale dello stato di Carabobo. L’altra è Juan Pablo Pernalete, ventenne raggiunto in faccia da un lacrimogeno a Caracas il 26 aprile. 

    L’opposizione aveva organizzato proprio per il 26 aprile una nuova marcia a Caracas verso la sede dell’ufficio dell’Ombudsman, ma si è vista bloccare il passaggio dalle unità antisommossa della polizia e della guardia nazionale. 

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