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    Vaccino AstraZeneca, Locatelli: “Raccomandato uso preferenziale per over 60. Nessuno stop per seconda dose”. Rezza: “Domani circolare darà indicazioni a Regioni”

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 7 Apr. 2021 alle 21:06 Aggiornato il 7 Apr. 2021 alle 23:06

    Vaccino AstraZeneca: la decisione del governo italiano dopo il parere dell’Ema

    Dopo il nuovo parere dell’Ema, che in una conferenza stampa ha confermato una possibile correlazione tra i rari eventi di trombosi registrati in tutta Europea e il vaccino di AstraZeneca, il ministero della Salute italiano, insieme ad Aifa ha deciso di raccomandare l’uso del siero anglo-svedese agli over 60. La comunicazione ufficiale è arrivata durante la conferenza stampa di questa sera a cui hanno partecipato anche Franco Locatelli, presidente del Css, Gianni Rezza, direttore generale della prevenzione del ministero della Salute, e Nicola Magrini, direttore generale di Aifa. Di seguito la diretta della conferenza, seguita da TPI in tempo reale.

    Vaccino AstraZeneca: la conferenza del ministero e di Aifa

    Durante la conferenza stampa presso l’Auditorium “Cosimo Piccinno” del ministero della Salute sulle valutazioni Ema in relazione al vaccino anti Covid-19 Vaxzevria di AstraZeneca, il presidente del Css, Franco Locatelli,  ha dichiarato che “in queste ultime ore, i comitati di farmaco-vigilanza e vaccino-vigilanza dell’Ema e dell’Aifa hanno valutato nuovi dati che sono stati resi disponibili per quel che riguarda lo sviluppo di fenomeni trombotici a carico dei seni venosi cerebrali, sia a livello dei grandi distretti venosi addominali”.

    “La valutazione che è stata fatta dal comitato dell’Ema è che il nesso di causalità per quanto non dimostrato definitivamente è stato dichiarato plausibile”, ha detto Locatelli.  “La maggior parte degli eventi trombotici” registrati dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca, “si sono osservati in soggetti di sesso femminile, ma soprattutto sotto i 60 anni di età. Anche se va detto in maniera chiara che l’Ema ha dichiarato che non ci sono fattori di rischio identificati“.

    “Limitandoci a Germania, Spagna e Francia, i primi due hanno di fatto sposato la linea di un uso preferenziale sopra i 60 anni, la Francia sopra i 55 anni di età”, ha aggiunto. “Con l’obiettivo di mettere in sicurezza la popolazione più a rischio, cioè sopra i 60 anni di età, la posizione decisa dal ministro dopo un confronto che ha coinvolto anche figure istituzionali è stato di raccomandare un uso preferenziale nei soggetti oltre i 60 anni di età.

    “Molti farmaci in commercio hanno effetti collaterali anche più frequenti e gravi” del vaccino di AstraZeneca, ha sottolineato il direttore generale di Aifa, Nicola Magrini. “Il vaccino AstraZeneca può essere somministrato a tutti, dai 18 anni in su”, ha detto il direttore generale della prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza. “La nostra su over 60 è una indicazione preferenziale. Questo di AstraZeneca è un buon vaccino, i dati inglesi lo confermano. Anche con una sola dose gli inglesi hanno abbattuto la mortalità”, ha aggiunto. “Noi oggi abbiamo avuto oltre 600 morti, una cifra enorme. E abbiamo ancora una situazione che ci deve far riflettere”.

    “Il vaccino AstraZeneca è di efficacia elevata nei confronti di forme grave, tra l’80 e il 100%. Fra stasera e domattina uscirà una circolare ministero della Salute che riprenderà il parere di Aifa sentito anche il professor Locatelli che darà indicazioni alle Regioni su cosa fare e sulle modalità di uso del vaccino”, ha spiegato Rezza.

    Per quanto riguarda il piano vaccinale, “i piani strategici, nel corso della campagna vaccinale devono essere flessibili, soprattutto se abbiamo virus nuovi e vacci che vengono utilizzati per la prima volta”, ha detto Rezza. “Già nel piano strategico iniziale era prevista flessibilità perché aumentano le conoscenze e il piano va adattato. Non è né sorprendente, né opportunistico”, ha concluso.

    AstraZeneca: nel pomeriggio il nuovo parere dell’Ema

    L’Agenzia europea del farmaco nel pomeriggio di mercoledì 7 aprile aveva confermato una possibile correlazione tra i rari casi di trombosi e il vaccino di AstraZeneca. L’Ema, tuttavia, oltre a confermare che “i benefici superano i rischi” non ha imposto restrizioni o limiti d’età poiché l’Ema “non ha concluso che età e genere rappresentano fattori di rischio per questi eventi molto rari”, lasciando ai singoli Paesi qualsiasi decisione su chi “vaccinare e con quale tipo di vaccino”.

    Subito dopo il parere dell’Ema, però, i ministri della Salute Ue si sono riuniti per tentare di trovare una linea comune. Fino ad ora, infatti, in Italia non erano previste limitazioni per il vaccino AstraZeneca, con numerose persone che hanno già ricevuto la prima dose, mentre la Francia già nei giorni scorsi aveva deciso di somministrare il siero agli over 55. La Germania aveva destinato il vaccino anglo-svedese agli over 60, mentre Olanda, Norvegia e Danimarca ne avevano sospeso l’utilizzo. Sempre nella giornata di oggi, inoltre, il Regno Unito aveva deciso di raccomandare il vaccino AstraZeneca agli under 30.

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